Sessanta medici e paramedici del Policlinico e dell’ospedale Papardo di Messina contro l’istituzione della “zona rossa” e sostengono ”l’assoluta inutilità e dannosità di una eventuale misura come quella di dichiarare Messina zona rossa”. In Sicilia sono 4 i comuni blindati dal Governo regionale: Salemi, Agira, Villafrati e Troina.

I sanitari hanno scritto una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci sostenendo che questa misura ”sarebbe paradossale, profondamente iniqua ed ingiustamente punitiva per il personale sanitario che, anziché venire tutelato con controlli periodici, dovrebbe subire ingiustificate restrizioni per il solo fatto di lavorare a Messina e risiedere in altro comune, in assenza di alcun controllo o contatto specifico per Covid-19. Peraltro resterebbe indeterminato il ”destino” del personale sanitario che, pur risiedendo a Messina, presta il proprio servizio nelle strutture sanitarie e di continuità assistenziale della provincia”.

La richiesta della dichiarazione della zona rossa era stata avanzata anche da un gruppo di deputati regionali dell’Assemblea Regionale Siciliana al Presidente della Regione Nello. Il sindaco di Messina si era detto contrario.

Non reputano l’istituzione della zona rossa una soluzione ma ritengono necessario il monitoraggio dei tamponi eseguiti al personale sanitario di tutta la regione, “a partire da quello che presta il proprio servizio nelle strutture colpite (a prescindere se si trovino a Messina o meno): solo così sarà possibile isolare i soggetti positivi ed evitare l’ulteriore diffondersi del contagio”.