Dopo il chiarimento sulle modalità e sul numero delle corse delle navi che garantiscono il traghettamento sullo Stretto di Messina, la situazione è tornata sotto controllo anche se gli orari non incrociano ancora le necessità dei passeggeri. Lo afferma il responsabile della comunicazione di Caronte & Tourist, Tiziano Minuti, che fa chiarezza sui disservizi e sulle proteste degli ultimi giorni agli imbarchi di Messina e Villa San Giovanni. 

Il gruppo Caronte & Tourist ha deciso di are chiarezza definitiva sulle modalità con cui si sta gestendo dal punto di vista dei trasporti marittimi questa difficilissima emergenza per il Paese. Una fase in cui la decisione su quanto trasporto mantenere, con quali cadenze e con quali orari è stato demandato alla parte pubblica, cioè alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri dei Trasporti e della Salute e alla Regione Siciliana.

Due sere fa in tarda, in tarda serata, dai ministri dei Trasporti e della Salute, è arrivato alla compagnia di navigazione che si occupa dell’attraversamento dell Stretto di Messina, un decreto che blindava l’Isola, limitando i trasporti marittimi e i collegamenti con la Calabria a quattro corse giornaliere, due delle quali effettuate dalla Caronte & Tourist delle rimanenti effettuate da BluJet.

Il giorno seguente, spiega la Caronte & Tourist, “non soltanto il tempo di far circolare la comunicazione è stato molto limitato, ma si è creato un assembramento per via naturale di clientela, molta della quale è rimasta poi insoddisfatta nella sua domanda di traghettamento”.  Molti passeggeri sono rimasti a terra, in molti sono rimasti in Calabria e non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro a Messina. Minuti sottolinea che il traghettamento è rimasto limitato ad alcune categorie, tra cui gli operatori della sanità, forze dell’ordine e chi viaggia per motivi di salute o per gravissima necessità.

Il decreto che sostanzialmente ha bloccato la Sicilia ha creato estremi disagi tra i pendolari e, aggiunge la compagnia di navigazione, “anche con situazioni di rischio di contagio per via dell’assommarsi di clienti in cerca di traghettamento”. La Caronte & Tourist afferma comunque di aver rappresentato le difficoltà dei passeggeri alle istituzioni e alle autorità.

Nel corso della giornata di ieri il governo regionale ha ritenuto di dare un’interpretazione estensiva del decreto originario, specificando che le 4 corse erano da intendersi 4 da Villa San Giovanni e 4 quattro da Reggio Calabria. “Così siamo riusciti da ieri pomeriggio e mettere in piedi un sistema con corse che non incrociano le esigenze specifiche delle categorie interessate ma che tuttavia dovrebbero dal punto di vista quantitativo comunque essere sufficienti al bisogno”, dice la compagnia la quale specifica che “la quantità delle corse le modalità del trasporto marittimo non sono nella disponibilità di Caronte & Tourist ma nella disponibilità delle autorità preposte che dettano ritmi e tempi dei quali non siamo altro che meri esecutori”.