Colpito duramente, insieme ad altri centri del Messinese, dal violento nubifragio del 2009, il territorio di Itala resta particolarmente fragile e insidioso. In contrada Casaleddo una frana risalente al 2003, riattivatasi proprio in occasione di quella tremenda alluvione, costituisce ancora una potenziale minaccia mettendo a rischio, soprattutto, la sottostante strada provinciale 29, che conduce al centro abitato e già in passato raggiunta da massi e detriti. Si tratta, tra l’altro, di una via di fuga, un percorso utile in caso d’emergenza e, quindi, di vitale importanza.
Già nel 2006 l’amministrazione cittadina aveva avviato l’iter per realizzare il progetto esecutivo dei lavori di consolidamento ma le pastoie burocratiche e, soprattutto, la mancanza di fondi fecero naufragare ogni buona intenzione. A portare a termine l’agognato intervento sarà però adesso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha stanziato un milione e cinquecentomila euro. La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce sta infatti per mettere la parola fine a un’attesa durata tre lustri e ha pubblicato la gara per affidare i lavori. Le offerte potranno pervenire negli uffici di piazza Ignazio Florio fino al prossimo 10 novembre.
Per arrestare il movimento franoso, che presenta un fronte attivo di circa cinquanta metri, saranno necessarie opere di contenimento ma anche di regimentazione idraulica: i detriti accumulatisi con il passare del tempo al piede della colata hanno infatti ostruito il regolare deflusso delle acque drenate da un impluvio. Occorrerà, dunque, realizzare paratie dotate di tiranti e muri di sostegno in cemento armato ma anche un sistema di convogliamento e di smaltimento delle acque mediante fossi di guardia e un nuovo tombino scatolare.
Sempre in tema di dissesto idrogeologico nel Messinese, ieri è arrivata analoga notizia di interventi della Regione per contrada Nasidi a Librizzi. L’intervento previsto riguarda sia il consolidamento sia la canalizzazione delle acque meteoriche. Tra le aree in cui sono previste le opere di consolidamento, quella a valle della chiesetta della Madonna del Tindari dove è prevista la costruzione di nuovo muro di contenimento e una di paratia di pali, oltre al rifacimento della sede viaria.
Commenta con Facebook