Un poliziotto in pensione di Messina, Giuseppe Catania, 63 anni, è stato ucciso nel pomeriggio sul lungomare di Furci Siculo, sul litorale ionico del Messinese.
I killer lo hanno raggiunto a bordo di un’auto e gli hanno sparato alcuni colpi di arma da fuoco alla testa, da distanza ravvicinata. La vittima lavorava alla Squadra mobile di Messina.
Il delitto
L’omicidio è avvenuto nella zona centrale del lungomare, in direzione di piazza Sacro Cuore. I carabinieri, ai quali sono affidate le indagini, spiegano che che attualmente non c’è una pista privilegiata da seguire.
Il killer dell’ex poliziotto Giuseppe Catania si è costituito nella caserma dei carabinieri di Roccalumera. L’uomo, un commerciante, ha detto di aver ucciso l’ex agente della squadra mobile di Messina non per ragioni legate alla sua precedente attività ma per motivi legati alla sfera privata. Per compiere l’omicidio l’assassino ha utilizzato un fucile.
Alla ricerca del movente
L’uomo che si è costituito nella caserma dei carabinieri si chiama Gaetano Nucifora, ha 57 anni ed abita a Roccalumera, paese distante pochi chilometri da Furci Siculo dove è avvenuto l’omicidio dell’ex poliziotto Giuseppe Catania. Il movente personale indicato dall’assassino è, adesso,m al vaglio degli inquirenti.
Da chiarire, però, le modalità del delitto. All’ex poliziotto è stato sparato da un’auto e le modalità avevano fatto pensare alla presenza di almeno due killer. Ad essersi costituito, però, è un solo uomo che, peraltro, ha ammesso di aver usato un fucile, un’arma difficilmente compatibile con la guida dell’autovettura dalla quale sono stati esplosi i colpi.
Dettagli non secondari che servono a comprendere se esista o meno un complice nell’organizzazione e nell’esecuzione dell’omicidio e dunque sulla direzione che devono prendere le indagini dopo la confessione del commerciante.
Necessario, infine, confermare il movente del delitto ik base al racconto del reo confesso e all’incrocio con le testimonianze che si stanno raccogliendo
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