Protestano i sindaci dell’area metropolitana del Messinese che devono fare i conti con le casse vuote dell’ex provincia di Messina. Il sindaco della città metropolitana Cateno De Luca ha annunciato una marcia verso la sede del prefetto e l’intenzione di autosospendersi dalla carica. “Subiamo la mortificazione dello Stato”, ha detto.

“Con tutti i colleghi sindaci del messinese – fa sapere il primo cittadino della Città dello Stretto -, siamo giunti alla conclusione che è arrivato il momento di reagire e interrompere l’assordante silenzio circa i finanziamenti statali destinati alle ex province siciliane”.

L’1 maggio i sindaci si riuniranno in Piazza Duomo a Messina per una marcia di protesta verso la Prefettura. “Lì consegnerò la mia fascia di Sindaco della Città metropolitana – annuncia De Luca – e mi autosospenderò dalle funzioni”. A tal proposito il sottosegretario Villarosa si era impegnato nelle scorse settimane ad assicurare risorse aggiuntive per le ex province.

De Luca ricorda che “la realtà però è ben diversa: solo 100 milioni, che tra l’altro erano già stati assegnati, utili solo a ripianare il disavanzo del 2018, lasciando scoperto il bilancio 2019, che purtroppo non può essere approvato”.

“Non siamo più nelle condizioni di giustificare questo abbandono – continua il primo cittadino – e soprattutto, di sopportare l’umiliazione a causa dell’assenza dello Stato, nella persona del sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa”.

“Abbiamo – conclude De Luca – oltre 400 milioni di investimenti fermi, abbiamo strade insicure e scuole fatiscenti. Non ci stiamo: è il momento di reagire. Chiediamo al Governo Regionale di prendere una netta posizione perché tale silenzio non è comprensibile”.

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