A Galati Mamertino, in provincia di Messina, è iniziata la tre giorni del Festival del giornalismo enogastronomico, l’evento organizzato dall’associazione Network, in collaborazione con la Fondazione Celestino Drago, che si terrà dal 20 al 22 ottobre negli spazi dell’Incubatore dei Nebrodi nel piccolo comune dei Nebrodi.

Il Festival ha preso il via questo pomeriggio e ha visto sfilare tanti giornalisti e ospiti d’eccezione, dal Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno ai rappresentanti della stampa parlamentare siciliana come Alfredo Pecoraro e Michele Balistreri, ma anche esponenti della GDO fino agli imprenditori, esempi virtuosi nel mondo dell’enogastronomia, Rosario Amato, Santi Gatto e Celestino Drago, in collegamento da Los Angeles.

L’evento si è aperto con la visita del Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ai locali dell’Incubatore dei Nebrodi e i suoi saluti di rito. Il Presidente ha manifestato tutto il suo impegno nel sostenere iniziative in grado di promuovere le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio come il Festival del giornalismo enogastronomico.

In seguito, la kermesse ha dato spazio al seminario “Cronache parlamentari: la trasparenza al servizio del territorio”, una riflessione sul ruolo della stampa parlamentare nel processo di semplificazione delle norme regionali e sull’importanza strategica della comunicazione istituzionale.

Nel corso della giornata anche le degustazioni di tanti prodotti prelibati, dai salumi dei Nebrodi al miele, dai biscotti al vino, birra e liquori di alta qualità.

A seguire l’intervista del giornalista Francesco Condoluci (Economy) a Giuseppe Spadaro, il direttore generale del Gruppo Radenza (Coop) che ha indagato il rapporto tra GDO e piccoli produttori. Il direttore ha raccontato come la GDO sia una macchina complessa, che deve raggiungere anche le piccole realtà e i prodotti d’eccellenza del territorio. “Noi abbiamo la voglia, la passione per rendere disponibili questi prodotti al consumatore siciliano. Abbiamo un team di commerciali e tecnici che lavorano su questo fronte. Oggi il consumatore è molto più esigente rispetto al passato e vuole spendere bene il suo denaro. Noi ci impegniamo a promuovere a 360° gradi le piccole realtà locali” – ha raccontato Spadaro.

“Le piccole aziende negli ultimi tempi hanno fatto un salto di qualità, acquisendo competenze per riuscire a stare sul grande mercato”, anche se spesso si scontrano con scarsa managerialità, dimensioni ridotte e mancanza di aggregazione. La ricetta per Spadaro è quella di consorziarsi e dotarsi delle competenze organizzative necessarie per stare sul mercato.

Infine, la giornata si è conclusa con il dibattito dal titolo “Fare il vino sui Nebrodi, il perché di una scommessa”, con al centro gli imprenditori, che con coraggio e resilienza continuano a fare impresa in un territorio difficile come quello dei Nebrodi e che vedono nel Festival del giornalismo un’occasione di rilancio e traino per l’economia locale.

Nel corso del dibattito si è parlato di vino, a partire dagli investimenti in innovazione nei metodi di lavorazione in un’ottica di sostenibilità realizzati dal giovane imprenditore Rosario Amato (Cantine Amato), alla storia dell’azienda vitivinicola Tenuta Gatto di Santi Gatto fino agli studi portati avanti dall’enologo Antonio Campisi, a lavoro per trovare il cultivar ideale per questa zona.

Ospite d’eccezione anche il maestro pasticciere Nicola Fiasconaro, l’imprenditore di Castelbuono, che ormai da decenni è promotore dei prodotti d’eccellenza made in Sicily.