Con il vento in poppa per i numeri sui tesseramenti e i tanti rappresentanti istituzionali, in Sicilia Forza Italia si appresta a mostrare i muscoli agli alleati. Proprio per questo c’è grande attesa e curiosità attorno alla convention che andrà in scena domani e domenica, 18 e 19 novembre, all’Unahotels di Taormina, nel Messinese, nel corso della quale saranno affrontati un po’ tutti i temi cruciali dell’agenda politica. Dall’immancabile Ponte sullo Stretto alle innovazioni delle imprese, per arrivare alla riforma della giustizia. E chiaramente non mancherà anche un po’ di autoreferenzialità, parlando di Forza Italia e della sua crescita. Una sorta di uscita che andrebbe a smentire le voci circolate sulla possibilità di una debacle per gli azzurri dopo la morte del suo fondatore e leader Silvio Berlusconi.
Imprese e Ponte sullo Stretto
Si aprirà alle 10 con un meeting e i saluti a cui parteciperanno i vertici degli azzurri siciliani ma anche italiani. A sfilare i tre commissari di Forza Italia di Palermo, Catania e Messina, Marcello Caruso, Marco Falcone e Bernadette Grasso. Alla 10,30 si parlerà della necessità delle innovazioni nelle imprese e delle opportunità tramite finanziamenti nazionali e regionali. Un’ora dopo farà capolino il tema sul Ponte sullo Stretto, infrastruttura ritenuta “indispensabile per la crescita del Sud”. A parte gli esponenti politici ci saranno anche Dario Lo Bsoco, presidente di Rfi (Reti ferroviarie italiane) e Ida Nicostra, docente dell’università di Catania e componente del cda della società Stretto di Messina spa.
Il tasto delicato della riforma della giustizia
Nella zona centrale della giornata si parlerà anche di Forza Italia, del suo ruolo, della presenza nello scacchiere della politica ai vari livelli e dei giovani per una nuova classe politica. Intorno alle 17 sarà toccato il sempre delicato tema della riforma della giustizia, per gli azzurri divenuta un’esigenza e una priorità (non da ora ma da sempre). I forzisti da sempre continuano a ribadire che all’interno della magistratura vi sarebbero frange politicizzate che avrebbero utilizzato strumentalmente la loro funzione per attacchi politici. Chiuderà nel tardo pomeriggio la prima giornata di convention il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Domenica la chiusura
Domenica i lavori si terranno solo in mattinata e si parlerà del ruolo di Forza Italia nel governo. Non a caso relazioneranno Annamaria Bernini, ministra dell’università e della Ricerca, e Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica. La chiusura sarà affidata ad Antonio Tajani, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e ritenuto il papabile erede politico di Berlusconi.
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