Rubavano monili e armi nelle abitazioni, utilizzando autovetture a noleggio. Arrestati dai Carabinieri quattro catanesi in provincia di Messina.

I furti nel Messinese

Questa mattina i Carabinieri della Stazione di San Filippo del Mela (ME) hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di quattro catanesi, accusati di furti in abitazione. L’indagine, diretta dalla Procura, è stata avviata dai militari dopo che alcuni residenti di Terme Vigliatore avevano segnalato ai Carabinieri la presenza di persone sospette, che, scese da un’auto lungo le vie, suonavano ripetutamente ai citofoni delle abitazioni per poi chiedere alle persone che si affacciavano alla porta informazioni all’apparenza incoerenti.

La collaborazione delle vittime

Grazie alla collaborazione dei cittadini, i Carabinieri hanno avviato le indagini che hanno consentito di documentare, anche con attività tecniche e l’analisi delle immagini di videocamere, la commissione, dalla fine del 2021 al marzo 2022, da parte dei 4 arrestati di quattro furti, di cui due tentati, in abitazioni, a Rodì Milici, San Filippo del Mela e Barcellona Pozzo di Gotto.

In giro con auto a noleggio

Gli indagati, utilizzando auto a noleggio, con volto nascosto da cappuccio e mascherina chirurgica, si introducevano nelle case, dopo essersi assicurati che all’interno non vi fosse nessuno, forzando i telai delle finestre e i portoni d’ingresso con cacciaviti. Nel corso dei colpi il gruppo si impossessava di monili in oro e, in un caso, aveva rubato ben 5 armi, fucili da caccia muniti di cartucce, custoditi dentro una cassaforte. In un episodio, i ladri non erano riusciti a portare a compimento la loro azione, grazie all’intervento di un Carabiniere libero dal servizio, che avendo notato a distanza un individuo colto nell’atto di forzare il portoncino di ingresso di un’abitazione, è riuscito a metterlo in fuga, sventando così il furto e fornendo elementi importanti per lo sviluppo delle indagini. L’attività ha permesso quindi di scoprire una vera e propria banda e mettere fine alle condotte dei quattro catanesi, che si erano di fatto organizzati per la commissione di furti in appartamento, avvalendosi della collaborazione di fiancheggiatori, per la successiva gestione e lo smercio della refurtiva.