Tenta di rubare un’autovettura ma viene scoperto e bloccato dai carabinieri. È quanto accaduto a Messina, dove una pattuglia di militari del locale Nucleo Radiomobile ha bloccato e arrestato un 31enne del luogo, con precedenti penali, ritenuto responsabile di tentato furto aggravato di autovettura.
L’arresto in viale Italia
Il fatto è successo la scorsa notte, quando i militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in viale Italia, laddove hanno notato un soggetto posizionato vicino alla portiera di un’auto parcheggiata, mentre tentava di scardinare la serratura con il verosimile intento di rubarla. L’uomo, identificato nel 31enne messinese, è stato subito bloccato e trovato in possesso di un grimaldello metallico, utilizzato per aprire la portiera, sequestrato dai carabinieri. L’individuo è stato condotto in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice del Tribunale di Messina ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Furto con cavallo di ritorno
La polizia di Catania ha eseguito un’ordinanza ordinanza di applicazione di misure cautelari non custodiali del giudice per le indagini preliminari, nei confronti di tre uomini di 29, 39 e 55 anni, ritenuti responsabili di furto aggravato di autovetture e di estorsione. Le indagini, coordinate da quest’Ufficio ed eseguite dalla squadra mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione. hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento dei sopra indicati soggetti in una pluralità di furti aggravati e di estorsioni attuate mediante il metodo del cavallo di ritorno.
Il provvedimento restrittivo si basa su una di indagine avviata dopo denunce di due distinti furti di autovetture commessi la notte del 6 marzo 2022, in luoghi ed orari differenti. L’azione investigativa ha consentito di identificare i responsabili di quegli episodi e, al contempo, di accertare lo sviluppo delle fasi successive ai furti e segnatamente del momento in cui si prospetta al derubato la successiva restituzione del veicolo solo dietro il versamento di una somma di denaro
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