Piange, piegato sulla cassa che continene i resti di Gioele il bimbo di 4 anni scomparso con la madre Viviana parisi il 3 agosto e ritrovato ieri. Piange e batte la mano aperta su quealla cassa Daniele Mondello.
Li dentro c’è quel che resta di Gioele. Non glielo hanno fatto vedere. Non ci sono certezze assolute che sia proprio lui. I resti sono martoriati dagli animali. Probabilmente, quando già era morto, proprio gli animali lo hanno trascinato dentro quel cespuglio di rovi dove è stato ritrovato da un carabiniere in congedo che si era unito come volontario alle ricerche. Un ritrovamento avvenuto alle 12,25 di ieri mattina.
Lui, però, è convinto che sia suo figlio. Ha riconosciuto i brandelli della maglietta che portava quando è scomparso con la madre trovata poi cadavere anche lei a circa 700 metri da qui. Il corpo era solo a 200 metri dall’autostrada, dal luogo nel quale viviana e Gioele avevano avjuto un piccolo incidente. Duecento metri soltanto dal punto in cui hanno lasciato a piedi l’autostrada per inoltrarsi nella boscaglia secondo il racconto dei testimoni.
Bisognerà comprendere perchè Viviana ha deciso di andarsene giù per i boschi, bisognerà comporendere cosa è successo dopo. Ma intanto, passato il primo momento terribile della conferma della morte del figlio, Daniele Mondello ricomincia a riflettere, a ragionare e insieme a tutta la famiglia comincia ad avere dei dubbi.
“Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia” afferma Daniele Mondello, sul proprio profilo Facebook.
“Nonostante il dramma che mi ha travolto – scrive – trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato”.
“Viviana e Gioele – conclude Daniele Mondello – vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati
grandi!”.
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