La realizzazione del Ponte sullo Stretto “significa decine di migliaia di posti di lavoro diretti, ma soprattutto significa in qualche misura anche la rinascita della siderurgia e dell’acciaieria italiana”. Così il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso a Napoli per Feuromed.

“Per questo – ha detto il ministro – stiamo realizzando un piano siderurgico nazionale che parte dai fabbisogni del Paese,
mi riferisco a quelli della cantieristica, della nautica, dell’automotive, l’elettrodomestico, ovviamente il settore delle costruzione, e il ponte è un altro esempio eclatante.

Per fare questo abbiamo bisogno di norme europee che contrastino la concorrenza sleale, norme che compensino il lavoro e la produzione europea rispetto a quello che altri paesi fanno in violazione delle norme ambientali. Questo vale per i prodotti siderurgici e per altre tipologie di produzione. Il ponte sullo Stretto sarà anche l’esempio della grande ingegneria italiana”.

“Il momento giusto per il ponte”

“Il ponte sullo Stretto – ha proseguito Urso – è un segno dei tempi. Finalmente, nel momento giusto, quando l’Europa dovrà
necessariamente orientare tutta se stessa nei confronti del Mediterraneo e dell’Africa, dopo che purtroppo l’invasione russa
in Ucraina e quello che ne è conseguito, ha creato un’altra cortina di ferro, fortunatamente più a oriente rispetto a Trieste. L’Europa che negli ultimi 30 anni era cresciuta e aveva attenzionato l’oriente già oggi deve orientarsi nei confronti del Sud, del Mediterraneo, dell’Africa. Il ponte sullo Stretto è un simbolo di questa svolta, di questa rinascita europea”.

Il Ponte? Si può fare in pochi anni

Urso ha poi continuato: “Il Ponte sullo Stretto si può fare e si può fare in pochi anni. E questo andrà a beneficio di tutto
il Mezzogiorno, certamente della Sicilia e della Calabria. Posso fare una scommessa? La Sicilia sarà la Silicon Valley dei prossimi anni”

Salvini: Costerebbe di più non fare il Ponte

“Sto sbloccando cantieri in tutta Italia, il ponte sullo Stretto costa di più non farlo che farlo, gli italiani hanno già speso centinaia di milioni di euro senza che si sia ancora posata una pietra”. Ne ha parlato oggi il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, a Treviso per l’inaugurazione di un cantiere per un’infrastruttura pubblica comunale. “In poco tempo si ripagherà e da tutto il mondo – ha aggiunto – verranno ad ammirare l’ingegneria italiana”.

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