I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno arrestato 6 persone accusate, a vario titolo, di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori, tentata estorsione, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In due vanno in carcere e quattro ai domiciliari.
Incendiata l’auto del Comandante della Stazione
le indagini sono state avviate dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina dopo un incendio dell’autovettura del Comandante della Stazione Carabinieri di Forza d’Agrò, avvenuto nella notte del 31 marzo 2021. L’incendiò causò la completa distruzione dell’auto in sosta sulla pubblica via, prospiciente l’ingresso della Caserma dei Carabinieri di Forza D’Agrò.
L’analisi delle videocamere
In particolare, la visione delle immagini di videosorveglianza avevano da subito consentito di stabilire senza ombra di dubbio l’origine dolosa dell’incendio per mano di un uomo, con il volto travisato, che aveva innescato l’incendio dandosi alla fuga. La ricostruzione della via di fuga percorsa dall’autore ha consentito d’individuare l’abitazione ove il l’uomo aveva abbandonato gli indumenti e la maschera utilizzata per portare a compimento l’azione delittuosa e di porli sotto sequestro per le successive analisi di laboratorio, nonché di raccogliere le dichiarazioni, fortemente indizianti, da parte di un testimone che aveva notato il reo darsi alla fuga.
Le indagini successive
I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di stabilire che l’incendio era stato eseguito da tre pregiudicati del luogo che in passato erano stati tratti in arresto da personale della Stazione di Forza D’Agrò, a conclusione di un’attività investigativa risalente al 2012 relativa, tra l’altro, ad alcuni episodi di danneggiamento a mezzo incendio di diverse autovetture verificatisi in quel centro e nei comuni limitrofi.
Tutti i reati contestati
Nel medesimo contesto, il prosieguo dell’attività investigativa ha permesso altresì di accertare la responsabilità degli indagati anche in ordine ad un altro episodio di danneggiamento seguito da incendio sempre nel Comune di
Forza D’Agrò, nel dicembre 2020, in danno dell’autovettura di un architetto in servizio presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Forzxa d’Agrò. Accertato un tentativo di estorsione ai danni del titolare di un noto ristorante di Forza d’Agrò nell’ottobre 2021. In quella circostanza il titolare avrebbe denunciato il rinvenimento di una bottiglietta vuota, posta sul parabrezza dell’autovettura di uno dei dipendenti, parcata in prossimità dell’esercizio di ristorazione, con un biglietto manoscritto recante una richiesta estorsiva di sessantacinquemila euro.
Spaccio e intimidazioni
Ricostruiti anche episodi di spaccio e cessioni di sostanze stupefacenti di varia tipologia. In particolare sono stati documentati diversi episodi in cui gli indagati, dopo aver reperito lo stupefacente nella periferia messinese o nella vicina provincia di Catania, si sono adoperati nella cessione di alcune dosi ad acquirenti noti dei comuni limitrofi della fascia jonica. Le accuse parlano anche di diversi episodi di minacce, molestie e intimidazioni finalizzati a porre “atti persecutori” nei confronti dell’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Forza D’Agrò e dei suoi familiari – per condizionarne l’esercizio delle sue funzioni – a seguito del mancato rilascio di una concessione edilizia in favore degli indagati.
Commenta con Facebook