Saranno effettuate oggi a Messina le autopsie sui corpi dei tre marittimi morti nell’incidente a bordo del traghetto Sansovino, mentre dalla procura sono stati già inviati i primi avvisi di garanzia.

Gli indagati sarebbero almeno cinque ed i reati ipotizzati dai magistrati peloritani guidati da Giovannella Scaminaci, che ha costituito un vero e proprio pool per fare chiarezza sull’accaduto, sono omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.

Gli avvisi di garanzia scattati ieri sera e le notifiche, così come del resto tutta l’inchiesta, sono state eseguite dalla Cpiataneria di porto. Nel registro degli indagati sono finiti il comandante del traghetto Salvatore Virzì, che è ancora ricoverato in ospedale, un altro ufficiale della Sansovino, Fortunato De Falco, l’ad di Caronte&Tourist, Luigi Genchi, Giosuè  Agrillo e Domenico Cicciò, rispettivamente titolare ed ispettore di una società che si occupa di lavori di manutenzione sulle navi.

Gli avvisi di garanzia serviranno agli inquirenti anche per effettuare una ricostruzione di quanto accaduto, i cosiddetti “accertamenti tecnici non ripetibili“, a cui potranno partecipare i consulenti nominati dagli indagati.

Infine, ha trascorso un’altra notte tranquilla Ferdinando Puccio, il marittimo rimasto coinvolto nell’incidente sul traghetto “Sansovino”, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’IRCCS – Piemonte di Messina. Le sue condizioni restano, “nella gravità, stazionarie”.

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