Vulcano e Lipari potranno finalmente utilizzare gli impianti di dissalazione e depurazione. La giunta regionale, presieduta da Nello Musumeci, ha infatti approvato la proposta dell’assessore all’Energia, Alberto Pierobon, di stanziare 2,6 milioni di euro per consentire la messa in funzione di opere strategiche per le Isole minori.
“Si risolve in questo modo – evidenzia il governatore Musumeci – una lunga storia iniziata nel 2013 con l’aggiudicazione della gara che, tuttavia, da diversi anni è bloccata per un contenzioso con l’Associazione temporanea di impresa che aveva vinto l’appalto. Una situazione paradossale visto che ogni anno le casse pubbliche pagano milioni di euro per rifornire le Eolie di acqua potabile. Fin dall’inizio del nostro mandato, il tema delle ‘realtà minori’ è stato al centro dell’agenda di Governo per comprendere appieno le esigenze quotidiane di chi vive in “un’isola nell’isola”. Era un impegno che avevamo assunto in campagna elettorale e lo stiamo rispettando. In questo contesto, proprio con l’assessore Pierobon, abbiamo istituito un Tavolo tecnico permanente per le isole minori. Un momento di confronto per consentire di affrontare, in maniera organica e costante, tutti quei problemi che interessano storicamente questi territori e in particolare le questioni relative al servizio idrico, alla gestione dei rifiuti, all’energia e ai dissalatori”.
“Abbiamo risolto – aggiunge l’assessore Pierobon – una questione che si protraeva da tempo e che interessava non solo l’aspetto finanziario ma anche l’erogazione del servizio in tempi certi. Ora andiamo avanti con il confronto nelTtavolo tecnico permanente per risolvere i problemi dei territori isolani”. .
La somma stanziata dal governo Musumeci servirà a chiudere definitivamente il contenzioso sorto, facendo quindi entrare in funzione gli impianti. Nel corso dei lavori, infatti, la società aveva manifestazione perplessità sull’appalto, ipotizzando costi aggiuntivi per quasi 13 milioni di euro. Una cifra che un’apposita Commissione nominata dalla Regione ha invece rivisto al ribasso in circa tre milioni di euro.
Un “braccio di ferro” che ha quindi impedito la piena fruizione delle opere che garantiscono acqua potabile e una corretta gestione dei reflui.
Da qui la decisione del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, diretto da Salvo Cocina, di arrivare a un accordo transattivo – per tre milioni di euro – che prevede anche, in attesa che la Regione pubblichi il bando per la gestione definitiva, l’affidamento temporanea per dodici mesi del dissalatore di Vulcano e dei depuratori di Lipari e Vulcano.
Una proposta che ha ricevuto il parere favorevole dell’Avvocatura e che garantisce un consistente risparmio per le casse regionali, stimabile in oltre 13 milioni, oltre ai costi per l’acquisto dell’acqua.
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