La puntata odierna di pomeriggio cinque era attesa nel messinese. Ci si attendeva un collegamento da Giampilieri per trattare della Madonna che trasuderebbe olio e sangue da tanti anni. Invece il pubblico e la critica si è soffermata sulla notizia di colore: a parlare della Madonnna era Fabiana D’Urso, sorella della più clelebre presentatrice di canale 5, nota fino ad oggi per essere sceneggiatrice e regista.
Fabiana D’Urso è infatti una delle maggiori esperte per quanto riguarda la vicenda della Madonna di Giampilieri e ha asserito che anche un’equipe scientifica ha attestato che le lacrime sono “di sangue umano e di natura straordinaria”.
Anche Pina Micali, la veggente di Giampilieri che per prima ha assistito al fenomeno della trasudazione, era collegata dal messinese: all’attenzione della D’Urso sono subito balzate le sue mani, entrambe fasciate. Com’è noto la donna in periodo di Quaresima vive il fenomeno delle stimmate: la veggente nel frattempo continua ad esporsi alle telecamere senza parlare, in stretta osservanza delle richieste fattele pervenire dalla Chiesa.
E mentre in studio si parla del caso della Madonna di Giampilieri con il collegamento della sorella di Barbara D’Urso dalla mistica che vede la Vergine Maria e che ospita in casa la statuina della Madonnina che lacrima olio profumato, spunta un altro caso. Da un miracolo ad una richiesta di miracolo, commovente e urgente allo stesso tempo: una ragazza italiana, Jenny, che è impossibilitata a camminare da una malattia misteriosa che ai suoi 22 anni ha deciso di non reggerla più in piedi, chiede aiuto allo studio, al pubblico, a tutti, di trovare fondi per sovvenzionare il suo viaggio verso le cliniche americane. Si cerca di capire cosa davvero blocchi questa bella ragazza che in maniera molto umile chiede una mano sulla sua malattia che misteriosamente non passa e non si sa neanche come sia arrivata. Il passaggio vicino con la storia della Madonnina: che si creda o no, l’unica cosa che urge nel caso della giovane Jenny è che “qualcosa” possa compiere il miracolo. Non si tratta prima di tutto di una fede, ma di un senso religioso che domandi alla realtà un miracolo che al momento non è arrivato da tutti gli studi medici compiuti sul suo corpo. Al pubblico il giudizio sull’intera vicenda.
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