E’ sempre più fitto il giallo di Caronia (Me) a un mese del ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi ai piedi di un traliccio. È stato convocato un nuovo vertice alla Procura di Patti, per fare il punto sulle indagini. L’esame autoptico non ha dato esiti confortanti sulle cause della morte della madre e del piccolo i cui resti dilaniati sono stati rinvenuti il 19 agosto scorso, tra la fitta vegetazione.
Un altro incontro si è svolto ieri in Procura. Vi hanno preso parte il procuratore Angelo Vittorio Cavallo ed i consulenti nominati, i medici legali Daniela Sapienza ed Elvira Ventura, la geologa forense Roberta Somma, l’entomologo forense Roberto Vanin e altri periti.
I consulenti hanno fatto sapere che sono stati eseguiti accertamenti, al dipartimento di Geologia Forense dell’Università di Messina, dove hanno prelevato dalla teca cranica di Gioele, campioni di sostanze inorganiche, terriccio e foglie. Elementi che potrebbero dare indizi sugli ultimi istanti di vita di Viviana e Gioele. gli inquirenti a Caronia hanno eseguito i primi confronti tra i reperti campionati ed il terreno ed hanno cercato altre tracce, dopo quelle trovate lo scorso 28 agosto dalla polizia scientifica con l’impiego del luminol, circa 20, di cui si attende ancora il responso per sapere se siano di animali o umane, ed altri frammenti ossei , similari ad una mascella, che tuttavia non sono stati ancora analizzati per stabilire se appartengano a Gioele.
Intento è slittata ai prossimi giorni la simulazione dell’incidente sull’autostrada A20 avuto da Viviana. Gli ingegneri dovranno periziare anche i mezzi coinvolti. È stato posticipato anche l’esame sulla vettura di Viviana Parisi col luminol per accertare la presenza di eventuali tracce di sangue. “Forse quella mattina sarebbe ritornata a casa – ha detto la madre della donna -. Mi fanno soffrire le supposizioni avanzate sul conto di mia figlia, trovata senza vita, notizie infondate, che in questo momento orribile ci hanno distrutto ancora di più. Mia figlia – prosegue la madre – se ha visto quel sentiero era spaventata. Chi c’era in quella boscaglia? Ha visto qualcosa che non doveva vedere?”.
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