Continua la ricerca di nuovi indizi che potrebbero fare luce sul giallo di Caronia della morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello. Ora si cerca di ricostruire le fasi dell’incidente avvenuto il 3 agosto prima della tragedia. Oggi la Procura di Patti conferirà l’incarico a due ingegneri che si occuperanno di eseguire accertamenti irripetibili al fine di ricostruire il sinistro all’interno della galleria Pizzo Turda, al km 117. Un altro consulente si occuperà, inceve, di recuperare i dati contenuti nel tablet e nel cellulare di Viviana, prelevati dalla casa di Venetico. Anche i legali della famiglia potranno nominare i loro periti di parte.
Nel corso della giornata di lunedì sarà simulato l’incidente tra la Opel Corsa grigia guidata da Viviana e l’autocarro della manutenzione, a seguito del quale la donna avrebbe abbandonato la vettura e si sarebbe diretta col bimbo in braccio sulla destra, per scavalcare il guardrail, nel punto più basso e scomparire per sempre tra la fitta vegetazione.
Secondo un’ipotesi messa in campo dagli investigatori, questo evento potrebbe aver destabilizzato la donna inducendola alla fuga. Viviana avrebbe tamponato il furgone ma il sinistro è stato di lieve entità. Poi sarebbe scesa e portando Gioele in braccio, si sarebbe allontanata. Una versione confermata anche dai testimoni che hanno visto per l’ultima volta Viviana e il bambino. I turisti del Nord rintracciati dopo giorni dalla tragedia, hanno riferito di avere visto “il piccolo vivo, senza ferite, in braccio alla madre”. In auto comunque non sarebbero state trovate tracce di sangue.
Nei prossimi giorni saranno analizzati anche i prelievi ematici e salivari effettuati dalla polizia scientifica col Luminor e prelevati su 4 cani, suini neri e pareti di casolari, abitazioni rurali e pertinenze siti nelle campagne di Caronia. Si attendono i risultati anche sui primi esami su residui di foglie e terriccio trovati all’interno del cranio del piccolo.
“Abbiamo nominato un nostro consulente, Domenico Costa per gli esami che verranno effettuati sull’auto dai consulenti della Procura che si recheranno nella galleria della A20 Messina-Palermo”. Lo ha detto l’avvocato Pietro Venuti legale di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi. “Oggi – prosegue – integreremo i quesiti che saranno posti dalla procura ai consulenti in merito a quella che è la ricostruzione della dinamica dei fatti. Bisogna capire se c’è stato un urto che ha coinvolto anche il bambino. Ho sempre detto che è importante anche analizzare attentamente le dichiarazioni dei testimoni che si sono presentati dopo 11 giorni presso gli uffici della polizia per rendere dichiarazioni. Bisogna capire cosa hanno notato del bimbo, perché essere vivo in braccio non vuol dire che stava bene e non è detto che non presentasse traumi post incidente”.
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