Proseguono le indagini sull’assassino di Concetta Gioè, accoltellata nella notte dell’11 settembre mentre dormiva nei pressi di un ingresso della Chiesa di Santa Caterina.
La ricostruzione dei Carabinieri
Le indagini, condotte attraverso la visione di ulteriori immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza presenti nella zona del delitto, hanno permesso di ricostruire una parte del percorso effettuato a piedi per le vie del centro cittadino del presunto autore dell’omicidio. I Carabinieri hanno così rinvenuto, in un’aiuola nei pressi della stazione ferroviaria, la borsa di cui l’assassino si era impossessato che conteneva ancora gli effetti personali della vittima.
Un prestito di un centinaio di euro
Le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina coordinate dalla locale Procura della Repubblica proseguono per acquisire ulteriori elementi, anche a seguito dell’autopsia sul corpo della donna che è stata effettuata nella serata di ieri, attraverso gli accertamenti tecnico scientifici che saranno svolti nei prossimi giorni. Secondo quanto ricostruito, Concetta gli doveva dei soldi, circa cento euro o poco più. E forse per questo l’ha uccisa. La rabbia è montata per mesi fino ad esplodere all’alba di venerdì, sulle scale di una chiesa macchiate di sangue rappreso. Potrebbe essere questo il movente che ha portato il 70enne originario di Augusta Pietro Miduri ad uccidere la 68enne palermitana Concetta Gioè, colpita con dodici coltelle mente forse dormiva rannicchiata sulla scalinata laterale della chiesa di Santa Caterina Valverde.
L’anziano in carcere
Anche il gip Eugenio Fiorentino ha pochi dubbi sulla sua colpevolezza, e ieri dopo averlo interrogato in videoconferenza con l’assistenza dell’avvocato Ketty Terranova – l’anziano è ristretto nel carcere di Trapani -, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare convalidando il decreto di fermo emesso venerdì scorso dopo le indagini-lampo dei carabinieri dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto Piero Vinci, dopo un primo drammatico interrogatorio durato un paio d’ore.
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