Sono ancora gravissime le condizioni di un marocchino accoltellato all’interno del cantiere polifunzionale di Maregrosso di Messina nella notte fra sabato e domenica scorsi.

L’uomo, un clochard di 31 anni, era da solo su uno dei materassi che vengono adoperati come ‘dormitorio’ da quanti frequentano la zona perché senza una fissa dimora.

Per l’aggressione è stato fermato un marocchino incensurato di 42 anni che si presentato ai carabinieri. Si tratta Mohamed Mazouz, un bracciante agricolo occasionale, che durante l’interrogatorio ha fornito la propria versione dei fatti.

Pare che fra i due, soprattutto nell’ultimo periodo, fossero frequenti gli screzi per motivi di poco conto, che spesso degeneravano in vere e proprie liti. Sabato notte la lite è finita nel sangue: la vittima è stata colpita alla gola con delle forbici per potature ed è stato abbandonata nel cantiere.

I carabinieri sono giunti sul posto dopo la segnalazione di alcuni residenti della zona e nel dormitorio hanno trovato gli effetti personali di quanti vivono in quell’area e dopo la rissa si sono allontanati. I militari hanno rintracciato alcuni di loro per raccogliere le testimonianze e nel punto in cui è avvenuta la colluttazione è stato ritrovato il cellulare dell’uomo fermato, così è scattata la caccia.

Il marocchino, sentendosi braccato, ha deciso così di costituirsi. Durante l’interrogatorio l’uomo ha raccontato di essere stato aggredito dalla vittima per futili motivi ed il ferimento sarebbe scaturito dalla colluttazione. Mazouz sarebbe poi scappato via per paura delle conseguenze perdendo le forbici adoperate per ferire il connazionale.

Sui particolari esatti di come si siano svolti i fatti, sono in corso delle indagini.

La vittima, dopo essere stata operata d’urgenza al policlinico di Messina, è stata trasferita all’ospedale “Papardo”, dove si trova attualmente ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni, per quanto stabili, sono ancora molto gravi ed il pericolo di vita è tutt’ora da considerarsi concreto.

L’aggressore, invece, è stato rinchiuso nel carcere di Gazzi.