- Padre orco in carcere a Messina accusato di maltrattamenti in famiglia
- violenze di ogni tipo nei confronti di moglie figli
- La moglie costretta a subire abusi sessuali e ridotta all’accattonaggio
La Polizia di Stato esegue misura cautelare nei confronti di un 57enne ritenuto responsabile dei reati di riduzione in schiavitù, violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali. La vittima è la moglie.
Le indagini della Procura di Messina
La misura, emessa a seguito di appello proposto dal pm della Procura di Messina, scaturisce dall’attento lavoro di ricostruzione dei fatti operata con il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria e resa possibile grazie all’ausilio di personale medico qualificato. È emersa una realtà di evidente degrado sociale in cui l’uomo costringeva a vivere moglie e figli, e una quotidianità caratterizzata da insulti e minacce, spesso anche di morte.
Violenze di ogni tipo su moglie e figli
A epiteti di ogni tipo, seguivano gravi atti di violenza fisica e psichica, quali sputi, calci, schiaffi e percosse con bastoni o altri oggetti contundenti, spesso subiti dalla donna alla presenza dei figli minori e persino quando era in stato di gravidanza. Le indagini hanno registrato un’escalation di orrori e vessazioni caratterizzata da numerosi episodi in cui la donna era costretta a subire atti sessuali e obbligata all’accattonaggio. Alla vittima erano stati persino sottratti i documenti d’identità ed era stata chiusa a chiave in casa e impedito ogni tipo di spostamento.
L’uomo è stato portato in carcere
L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico per il reato di maltrattamenti in famiglia è stato trasferito presso la casa circondariale di Castelvetrano.
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