È ancora un giallo la morte di Michele Lanfranchi, il giovane di 19 anni il cui cadavere è stato trovato sabato notte in una strada del rione Giostra a Messina. La vittima presentava una ferita d’arma da fuoco al collo; l’arma è stata trovata accanto al corpo. Quest’ultima circostanza non fa escludere altre ipotesi oltre a quella dell’omicidio che era stata indicata dagli stessi investigatori della squadra mobile. Il giovane, secondo la polizia, potrebbe infatti essersi suicidato o essere rimasto vittima di un colpo partito per sbaglio. Decisiva sarà la perizia dattiloscopica e balistica sull’arma.

Il bossolo accanto al corpo

Sul posto, sono intervenuti subito gli agenti della polizia di Stato, oltre a un’ambulanza del 118, dopo l’allarme lanciato da alcuni amici del ragazzo che avevano trascorso con lui la serata. I medici hanno solo potuto costatare il decesso del giovane provocato da un proiettile che gli ha trafitto la giugulare. Accanto al corpo anche un bossolo calibro 7.65. Intanto gli inquirenti hanno sentito parenti e amici del giovane per ricostruire le sue ultime ore prima del ritrovamento del cadavere.

Un tragico incidente?

Una delle ipotesi al momento più accreditate è che il colpo di pistola sia partito accidentalmente mentre il giovane, che avrebbe compiuto 20 anni a luglio, armeggiava l’arma, forse per mostrarla ad un amico. All’improvviso è stato esploso un proiettile che gli ha trafitto il collo. Insomma un tragico incidente. Una versione che però è tutta da verificare.

Il dolore degli amici

Tanti gli amici della vittima che sui social si dicono increduli e affranti per la sua morte. “Non voglio crederci – scrive Tindara – poco prima eri con me, mi sembra un incubo…”. “Non ci sono parole per esprimere il vuoto che hai lasciato non ci posso pensare mi ricordo quando ci siamo viste l’ultima volta chiamandomi zia lella ti voglio ricordare con quel sorrisone che avevi… eri un ragazzo socievole sempre che scherzavi ecc… r.i.p angelo bello”, dice Leila.