Il sindaco di Messina Cateno De Luca chiude l’hotspot di Bisconte disponendo anche la sua demolizione. Ieri il primo cittadino peloritano ha firmato l’ordinanza con la quale si stabiliscono i termini per la chiusura del centro di accoglienza dei migranti che si trova nell’ex Caserma Gasparro. La disposizione di De Luca prevede lo sgombero dell’area in questione entro i prossimi 5 giorni e la successiva demolizione.  Ventiquattro migranti hanno tentato la fuga al termine di una protesta e di una rivolta all’interno della struttura. Momenti di tensione che hanno portato al ferimento di uomini delle forze dell’ordine.

“Non potevo fare altrimenti, si tratta di un centro abusivo, non a norma sotto il profilo igienico-sanitario”.
Secondo quanto sostiene De Luca, dalle relazioni tecniche degli uffici comunali sarebbe emerso che non esiste nessuna concessione per adibire l’area a centro per identificare e registrare i migranti e, essendo una sistemazione temporanea, doveva essere dismessa dopo due anni, nel settembre del 2019. “Non possiamo tollerare l’abusivismo di Stato – dice De Luca -. Io sono il garante della comunità che amministro e sono chiamato a tutelare la salute e l’ordine pubblico. Cosí come contrastiamo gli eccessi della movida, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a 24 migranti in fuga ed ai rischi conseguenti. Per tale motivo ho chiesto al Viminale di spostare l’hotspot altrove, smettendola di considerarci l’ultima ruota del carro”. Così afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca”.

Il sindaco ha dato 5 giorni di tempo per sgomberare il Centro. “Non esistono le condizioni a garanzia della sicurezza – ribadisce -. La fuga nella notte di mercoledì è la testimonianza più eclatante: 24 migranti a piede libero sfuggiti al controllo della legge. È pertanto chiaro ed evidente che non si possono accogliere migranti in tale struttura, perché in questo modo certamente non li aiutiamo. La fase dell’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo, impone di non abbassare la guardia: non possiamo subire passivamente scelte che mettono a repentaglio l’incolumità dei nostri cittadini. Avverto già da ora il Ministro Lamorgese che se il Governo starà a guardare, senza muovere un dito, si aprirà la fase dello scontro istituzionale, mi sono stancato di dover subire scelte che danneggiano la mia gente”.

“Siamo alle solite, la caserma Gasparro è la polveriera su cui si sta seduti incrociando le dita affinché non esploda. Già da consigliere comunale mi ero espressa negativamente sulla realizzazione di un hotspot a Messina. Oltretutto a Bisconte, un centro che viene da sempre trattato alla stregua di un sobborgo dimenticato, salvo poi parlarne come di una priorità al primo appuntamento elettorale. Questo è non solo offendere i cittadini, ancora e ancora, ma altresì metterne in serio pericolo la sicurezza. Si convochi un tavolo urgente al quale siedano amministrazione comunale, Governo regionale e Ministero dell’interno”. Lo  afferma la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, Elvira Amata.

Concorda il presidente dei Deputati di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Pensare di sostenere a voce progetti di risanamento e, dall’altra, trattare interi quartieri come periferie dell’impero è vergognoso”.  Lollobrigida si è già direttamente occupato del tema dello sbaraccamento di Messina, ed è intervenuto in più occasioni, insieme agli alleati del centrodestra.

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