Un Palermitano di 58 anni muore lungo il fiume Alcantara mentre stava effettuando body rafting in compagnia di amici. Le cause sarebbero dovuto ad un annegamento. L’incidente, stando a una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe accaduto in una zona a monte del corso d’acqua.

Il recupero del corpo

Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Taormina per ricostruire la dinamica dell’incidente. Per la precisione il drammatico episodio si sarebbe consumato in territorio di Castiglione di Sicilia, nel Catanese. Con lui c’erano altre tre persone, anche loro di Palermo. Dopo il soccorso avvenuto in territorio di Motta Camastra, nel Messinese, sono state ascoltate dal magistrato.

Una prima ricostruzione

Il gruppo di escursionisti aveva raggiunto il fiume Alcantara a quanto sembra entrando dalla centrale idroelettrica dell’Enel, in contrada Larderia. Dunque a circa due chilometri a monte delle Gole dell’Alcantara. Quindi tutti e quattro sono scesi nel fiume indossando mute e utilizzando attrezzature da arrampicata. Ancora più a monte della centrale, nella zona delle Gurne, in territorio di Francavilla di Sicilia, il 19 dicembre del 2022 era annegato un giovane egiziano di 16 anni ospite del centro d’accoglienza di Francavilla.

Annegato neonato nell’Agrigentino

In Sicilia appena qualche settimana fa si è consumata un’altra tragedia. Un neonato di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua. E’ stato l’ennesimo dramma legato a uno sbarco a Lampedusa. La tragedia è avvenuta alle 4,18 circa, poco prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie. La barca con i migranti , è stato poi ricostruito dagli investigatori, si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi.

 

Articoli correlati