Sono partite stamattina verso Barcellona e le zone alluvionate in provincia di Messina, zona peloritana e tirrenica, decine di squadre di organizzazioni di volontariato della Protezione civile regionale dotate di pompe idrovore e materiali e mezzi, provenienti da Palermo, Caltanissetta, Enna e Catania, per aiutare quelle popolazioni che stamattina si sono svegliate con cantine e garage allagati.
I disagi
Risultano molte strade dissestate dal fango e dai detriti provocati dal nubifragio di ieri notte ma grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e alla solerzia dei sindaci dei territori interessati, il sistema di protezione civile regionale ha risposto con efficacia, evitando feriti, rispondendo alle chiamate di soccorso di tanti cittadini e, ancora adesso, è in piena attività per il rapido rientro nell’ordinario e il ripristino delle condizioni di sicurezza.
Sopralluogo della protezione civile
Nel pomeriggio è previsto il sopralluogo del capo della protezione civile siciliana, Salvo Cocina, che avendo costantemente informato il presidente Renato Schifani della situazione, si sta recando con funzionari e tecnici regionali nelle zone interessate dal maltempo. A Barcellona, Milazzo e Terme Vigliatore sono operativi i CoC – centro operativo comunale, luogo dal quale si attivano i vari interventi, sotto il coordinamento incessante della direzione generale e territoriale della Protezione civile siciliana.
Il sindaco di Barcellona: “Fondi bloccati”
“Il problema maggiore dell’Italia è la burocrazia: i danni più ingenti per il maltempo a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) non sono venuti dai torrenti, ma dalle saie che si sono allagate e non sono in sicurezza, e hanno creato fiumi di fango. E dire che c’è un finanziamento bloccato da oltre un anno di oltre 15 mln di euro alla Regione che era proprio per la messa in sicurezza di queste saie ed è già esecutivo. Ne ho parlato col presidente della Regione Renato Schifani mi ha dato la sua disponibilità a sbloccare questo finanziamento”. Lo dice il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Calabrò.
“Ieri – prosegue – grazie a lavori fatti in precedenza nel torrente Longano non è esondato, ma purtroppo le saie dove da 50 anni nessuno è intervenuto per regimentarle e metterle in sicurezza hanno creato seri problemi. Al momento si sta lavorando per liberare le strade, ieri abbiamo pensato soprattutto a mettere in salvo gli anziani spostandoli dalle loro abitazioni. Oggi pomeriggio sarà qui il capo della Protezione Civile regionale Salvatore Cocina e il prefetto di di Messina Cosima di Stani e con loro valuteremo gli interventi da fare e i danni”.
Leanza: “Subito calamità”
“La situazione che appare oggi nei comuni tirrenici del messinese colpiti ieri dal violentissimo maltempo è davvero disastrosa. Da Milazzo a Barcellona e negli altri centri i danni sono davvero pesanti, insieme ai disagi che stanno subendo gli abitanti, con famiglie rimaste fuori delle loro case a causa di crolli. Ancora una volta ci risvegliamo con strade, infrastrutture e centri abitati devastati dalla fuori della natura, ma che manifestano anche tutta la fragilità del nostro territorio. I sindaci sono operativi da ieri sera, insieme ai mezzi di soccorso che stanno lavorando nelle diverse zone. Certamente hanno necessità di sentire la vicinanza delle istituzioni, ma, soprattutto, c’è bisogno di aiuti concreti per la popolazione. Da parlamentare regionale di Messina e della sua provincia chiedo che la Regione Siciliana e il Governo nazionale dichiarino immediatamente lo stato di calamità”. Lo afferma, in una nota, Calogero Leanza, parlamentare regionale in Sicilia del Partito democratico.
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