“Stamattina abbiamo presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e del figlio Gioele, 4 anni” e su “eventuali ritardi nella loro ricerche“. Lo dicono i legali della famiglia Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello.

“In particolare – spiegano i due penalisti – chiediamo chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l’incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti probabili del figlio, il 19 agosto. Vogliamo che si indaghi – sottolineano i due avvocati – per capire se da parte di chi ha assistito all’incidente ci sono stati omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l’ha fatto, e anche se dopo qualcuna l’ha avvistata tra le campagne di Caronia e non è intervenuto per darle aiuto. Poi – concludono – vogliamo comprendere perché sono stati persi tanti giorni nelle ricerche e se ci sono stati ritardi. E nel caso, da cosa sono dipesi e da chi”.

Intanto restano tutte aperte le piste investigative non essendoci alcuna certezza sulla tragedia che resta senza spiegazioni in attesa dell’autospia fissata per domani.

Sono cauti i magistrati e i medici legali che da giorni cercano di trovare delle risposte sulla morte di Viviana Parisi, la dj trovata senza vita l’8 agosto nelle campagne di Caronia. ‘Come ho sempre detto, finche’ non si avranno i risultati di tutti gli accertamenti non si puo’ dire alcunche”, dice Elvira Ventura Spagnolo, consulente della procura di Patti nell’inchiesta e medico incaricato dell’esame autoptico anche del figlio della donna, Gioele, i cui resti, dilaniati dagli animali selvatici, sono stati scoperti 3 giorni fa a poca distanza dal cadavere della madre.

Un giallo, quello della morte di Viviana e Gioele, molto lontano da una soluzione. Martedi’ la Scientifica fara’ una serie di rilievi suoi luoghi della tragedia e verra’ eseguita l’autopsia sul bimbo. A breve dovrebbero arrivare anche gli esiti degli esami istologici e tossicologici eseguiti sul corpo della donna. Analisi che potrebbero confermare l’ipotesi privilegiata dagli inquirenti che ritengono che la dj si sia suicidata buttandosi dal traliccio dell’alta tensione sotto al quale e’ stata trovata. I primi esiti dell’autopsia hanno trovato fratture sul corpo compatibili con la caduta dall’alto, sara’ molto difficile pero’ capire se la dj si sia buttata, come fa ritenere anche la distanza del cadavere dal pilone, o sia caduta accidentalmente, come ritengono i legali della famiglia del marito Daniele Mondello.

‘Al momento non si puo’ dire nulla, sarebbe opportuno non fare illazioni’, ribadisce l’avvocato Pietro Venuti che,
anche nei giorni scorsi, ha chiesto maggiore cautela nella diffusione delle notizie Il riferimento è anche alle supposizioni fatte sullo stato di salute mentale della donna. Viviana era stata certamente epressa e in cura con psicofarmaci, ma – dicono i legali – non si sarebbe mai suicidata.

Resta comunque ancora misteriosa la sorte del piccolo Gioele. Ucciso dalla mamma prima che questa si buttasse dal pilone?Aggredito da malintenzionati o da animali selvatici? Morto nell’incidente stradale che la donna aveva avuto prima di fuggire tra i boschi col bambino? Per gli inquirenti il fatto che Gioele sia stato visto vivo tra le braccia di Viviana non esclude che nell’urto abbia potuto ferirsi gravemente. In quel caso la madre, sotto choc, potrebbe averlo adagiato a terra prima di buttarsi giu’ dal traliccio e gli animali potrebbero aver fatto scempio del corpo.

Tutte ipotesi ancora da verificare: come quella dei legali della famiglia Mondello, che sospettano che il bambino sia scappato e che la madre per capire dove fosse sia salita sul traliccio e caduta accidentalmente. In quel caso Gioele avrebbe vagato tra i boschi e sarebbe morto di stenti o ucciso dagli animali.

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