La Polizia Stradale di Messina ha recuperato nei giorni scorsi una Fiat Panda 4X4, modello nuovo, che era stata rubata nella città di Catania. Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, insospettiti dalle caratteristiche anomale del numero di telaio, hanno scoperto che i dati identificativi del mezzo erano stati contraffatti e non corrispondevano a quelli originali del costruttore.
L’auto restituita
L’auto è stata posta sotto sequestro penale in attesa di essere restituita al legittimo proprietario. Si tratta dell’ennesimo risultato dell’attività di contrasto ai furti di veicoli portata avanti dalla Polizia Stradale, che continua a mantenere alta l’attenzione su questo tipo di reati predatori, come dimostrano i recenti rinvenimenti di auto rubate effettuati nelle ultime settimane.
Ladri di auto traditi da cuffie bluetooth
Un’operazione della polizia ha portato al ritrovamento di una flotta di auto rubate in un garage in zona Fiera del Mediterraneo, a Palermo. Gli agenti del commissariato Libertà sono riusciti a scovare cinque mezzi rubati all’interno di alcuni locali riconducibili a un condominio in via Cimbali.
Cuffie bluetooth guidano gli investigatori
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla denuncia di due turisti, vittime del furto della loro vettura la sera prima all’Arenella. All’interno dell’abitacolo era rimasto però un paio di cuffie Bluetooth, che ha permesso agli investigatori di rintracciare l’ultima posizione segnalata dal dispositivo tramite GPS. Seguendo il segnale, i poliziotti sono arrivati in via Cimbali.
Un garage pieno di auto rubate
Gli agenti hanno perlustrato a fondo la zona, convinti che i ladri potessero nascondere lì le auto rubate. L’intuito degli investigatori è stato confermato quando, con sorpresa, hanno scoperto un garage condominiale con l’ingresso socchiuso, al cui interno erano parcheggiate ben cinque vetture provento di furto. Oltre alla Fiat 500 dei due turisti derubati, sono state ritrovate altre due Fiat 500, una Fiat Punto e una Lancia Y.
Indagini in corso per identificare i responsabili
Tutte le auto avevano segni di manomissione a serrature e cilindretti. Grazie a questo importante ritrovamento, gli agenti hanno avviato gli accertamenti necessari per rintracciare i legittimi proprietari e restituire loro i mezzi trafugati. Per raccogliere prove utili alle indagini, sul posto è intervenuta anche la Scientifica, che ha effettuato accurati rilievi alla ricerca di impronte digitali. L’obiettivo è quello di risalire all’identità dei ladri e dei ricettatori che si nascondono dietro a questo giro di furti. Gli investigatori hanno inoltre acquisito i filmati ripresi dalle telecamere di sicurezza della zona.
Commenta con Facebook