Oltre un centinaio di pappagalli di specie protetta sono stati scoperti all’interno di un locale della provincia di Messina in condizioni precarie. L’operazione è stata portata avanti dal nucleo carabinieri Cites di Catania, insieme al distaccamento di Fontanarossa, nell’ambito delle verifiche sulla detenzione e commercio di specie protette.

Volatili di varie specie

Il controllo ha riguardato un deposito a Sant’Agata di Militello. Al suo interno i militari hanno riscontrato la presenza di circa ottanta gabbie con 128 esemplari di pappagalli di varie specie detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura. Tra i pappagalli erano presenti parrocchetti coda nera, di Bourkk, dal groppone, monaco, di Derby, del Senegal, inseparabili, cocorite, Neophema splendida, Agapornis taranta, calopsite, conuri guance verdi e testa nera, rosella comune, kakariki pezzati e grandi alessandrini. Il locale si presentava infatti quasi al buio, in assenza di ventilazione ed in condizioni igienico sanitarie assolutamente inidonee.

L’intervento dei veterinari

Sui luoghi interveniva il personale veterinario del distretto di Sant’Agata di Militello appartenente all’Asp di Messina, che attestava le precarie condizioni dell’allevamento e il maltrattamento degli animali. Fra gli esemplari peraltro erano presenti una cinquantina di pappagalli appartenenti a specie protette dalla convenzione Cites di Washington poiché in pericolo di estinzione. L’allevatore per 27 pappagalli non era in grado di esibire la documentazione necessaria prevista per la loro detenzione.

Tutto sequestrato

Si procedeva quindi al sequestro di tutti gli esemplari ed al loro affidamento al Parco d’Orleans di Palermo. L’allevatore è stato denunciato all’autorità giudiziaria della Procura di Patti per maltrattamento animali e detenzione di specie CIites in assenza della documentazione.

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