La tragedia annunciata si è consumata ieri sera. Una donna di 40 anni originaria dello Sri Lanka, giunta alla 34esima settimana di gravidanza, è giunta in ospedale con forti dolori addominali. Il personale sanitario del pronto soccorso ha subito allertato l’elisoccorso per il trasporto per sospetto distacco placentare che metteva a rischio mamma e bimbo.

Una diagnosi confermata anche all’ospedale di Milazzo dove la donna è stata operata d’urgenza e salvata. per il feto, però, non c’era più nulla da fare.  una tragedia che torna a rilanciare la polemica sulla chiusura dei punti nascita e sulla mancata autorizzazione a questo genere di interventi proprio sulle isole minori.

Dopo la ‘battaglia’ per le Madonie dove si tenta di far riaprire il òpunto nascite dell’Ospedale Madonna dell’alto di Petralia, dunque, la polemica si sposta alle Eolie

I 5 stelle alla Camera minacciano di denunciare il Ministro per omicidio colposo: “L’effetto Lorenzin non ha tardato a farsi sentire. La salute non si baratta perché è un diritto inalienabile – dicono le deputate Di Vita e Grillo del Movimento 5 Stelle alla Camera e i Cinquestelle Cappello e Ciaccio a Palazzo dei Normanni – che deve essere garantito in tutte le regioni d’Italia. Evidentemente per i siciliani non è o non deve essere così secondo Roma. Si ripristini immediatamente il punto nascita di Lipari o saremo costretti a denunciare il Ministro alla Procura della Repubblica di Messina per omicidio colposo”.

“La logica dei tagli lineari – concludono i parlamentari M5S – sta mettendo in ginocchio i servizi sanitari ed è inaccettabile che oggi si dia più peso ad un decreto ministeriale o ad uno assessoriale e non alla vita di una donna e di suo figlio. Restiamo in attesa di conoscere l’esito dell’incontro fra l’assessore on. Gucciardi e il Ministro, sperando che si metta la parola fine ad uno degli aspetti più grave della Sanità siciliana”.