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Fa esplodere un grosso petardo in piazza, Daspo di 6 anni ad un tifoso

Partite di calcio interdette per sei anni al tifoso quarantatreenne che lo scorso 28 agosto, in occasione dell’incontro tra Nuova Igea Virtus e S.S. Milazzo tenutosi a Barcellona Pozzo di Gotto, si è reso responsabile di comportamenti pericolosi. Durante il servizio di scorta dei tifosi, più precisamente al momento del raduno, il quarantatreenne non ha esitato a far esplodere un grosso petardo, causando una forte deflagrazione e conseguente nube di fumo nella piazza Caio Duilio di Milazzo.

Le immagini

Le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza hanno confermato le responsabilità del supporter violento. Il Daspo a firma del questorevieta l’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive nonchè il transito ai luoghi interessati dalle stesse, comprese strade, stazioni e persino esercizi pubblici.

Disposto e convalidato dall’autorità giudiziaria l’obbligo a presentarsi presso l’ufficio di polizia al 25esimo minuto del primo tempo e al 25esimo minuto del secondo tempo di ogni partita, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni.

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Il Daspo a Trapani

Nei giorni scorsi il Questore di Trapani ha emesso 9 provvedimenti di Daspo Urbano nei confronti di altrettanti giovani (tra i quali un minorenne) che si erano resi responsabili di gravissime aggressioni a coetanei avvenute negli scorsi mesi nei pressi di alcune discoteche di Mazara del vallo.

I ragazzi, di giovanissima età, al termine di due diverse serate in discoteca, avevano aggredito violentemente alcuni loro coetanei (utilizzando addirittura dei caschi ed un coltellino) per motivi assolutamente banali, causando ad alcuni di essi anche delle fratture ossee e delle ferite da taglio.

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Le indagini immediatamente attivati dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Mazara del Vallo avevano consentito di individuare un gruppo di giovani, tutti di Mazara del Vallo, e di denunciarli alle Autorità Giudiziarie di Marsala e di Palermo per i minorenni. All’esito delle indagini alcuni di loro sono stati sottoposti a misure coercitive della libertà personale (Obbligo di dimora ed obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria).

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