“L’Ue ha parlato chiaro: se il Ponte sullo Stretto è una priorità per il governo italiano, Bruxelles è pronta a cofinanziare l’opera. In commissione trasporti abbiamo ospitato Pat Cox, ex presidente del Parlamento europeo e attualmente coordinatore europeo del corridoio scandinavo mediterraneo Ten-T”. Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega.

La richiesta di Tardino ed i temi affrontati

“Tra i temi che ho sollevato, tra cui la richiesta di un impegno sulla rapidità dei lavori per il Brennero e l’integrazione della dorsale adriatica, in aggiunta a quella tirrenica nella parte sud del corridoio, ho ricordato la volontà espressa dal nuovo governo italiano di realizzare il Ponte sullo stretto, chiedendo una posizione sul conseguente rafforzamento ferroviario che il ponte potrebbe offrire nel sud Italia e in Sicilia, utile poi per l’interezza della fruibilità del corridoio”, prosegue la nota.

“Pronti a far partire i cantieri e creare oltre 100mila posti di lavoro”

“La risposta del coordinatore Cox conferma che sebbene il progetto non sia attualmente presente negli allegati dei progetti prioritari, qualora diventasse una priorità del governo italiano si potrebbe ottenere un co-finanziamento al 50 per cento già per gli studi, nonché l’inserimento tra i progetti co-finanziabili a valere sui fondi Ue. Un’ottima notizia per lo sviluppo del nostro territorio. Insieme al governo e alla Lega, siamo pronti a collaborare per fare ripartire i cantieri e creare oltre 100.000 posti di lavoro”, conclude Tardino.

Intanto la Sicilia ha un Piano strategico per le infrastrutture

Un piano che mette insieme 13 nodi logistici strategici per la Sicilia e che potrebbe permettere di dare slancio alla fase di sviluppo dell’isola grazie a interconnessioni che possano permettere uno scambio di persone e di merci più puntuale, in una chiave moderna, mettendo a punto opere che possano integrarsi tra di loro. Questo lo scopo del Piano strategico per le infrastrutture presentato ieri mattina.

Ponte sullo Stretto madre di tutte le infrastrutture

“Il Ponte è la madre di tutte le infrastrutture, va fatto perché senza non si possono completare l’alta velocità ferroviaria e l’anello autostradale” lo ha detto Alessandro Albanese, commissario della Camera di commercio di Palermo, nel corso della presentazione del “Piano strategico per le infrastrutture” finanziato dal Programma Infrastrutture del fondo perequativo 2019/2020 di Unioncamere nazionale. Il “Piano strategico”, esposto sotto forma di una App certificata di facile consultazione, è a disposizione dei nuovi governi nazionale e regionale e delle imprese ed è stato presentato a Palermo, nella sede di Unioncamere Sicilia.

Per Schifani è una priorità

Tra le priorità del nuovo governo regionale, guidato da Renato Schifani, c’è il Ponte sullo Stretto.
“Stavolta si farà”, ha detto il vincitore delle elezioni regionali siciliane in una intervista a L’Aria che tira, su La7 qualche settimana fa. “Due governi regionali contigui lo vogliono, Sicilia e Calabria, lo vuole il governo nazionale, Matteo Salvini ne ha ribadito l’esigenza ed è un cavallo di battaglia del presidente Berlusconi che stava provando a realizzarlo ma è stato bloccato da Corrado Passera, nel governo Monti”. E “Giorgia Meloni mi risulta che sia convinta”, ha detto Schifani che ha ricordato come il progetto sia “cantierabile”, e “come l’appalto fosse già in corso. Poi è stato rescisso e c’è in corso un contenzioso”.

Cosa ha detto Salvini in merito

“Costa di più non fare il ponte sullo stretto che farlo. Nel corso di questi cinque anni far partire il cantiere è uno dei miei obiettivi e creerebbe oltre 100mila posti di lavoro”. Matteo Salvini, neo ministro delle Infrastrutture, ha dettato la sua agenda a partire proprio dal Ponte.
Lo ha dichiarato senza mezzi termini durante la trasmissione Porta a Porta. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo Salvini ha parlato di priorità. “Il trasbordo via traghetto, oltre a inquinamento e perdita di tempo, in un anno costa a siciliani e calabresi più del ponte”, ha spiegato, sottolineando che “il ponte è solo una parte, perché serve l’alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria”.

Se ne parla inutilmente da decenni

“Dell’attraversamento dello Stretto di Messina si parla da decenni, e dal 1981 sono stati spesi centinaia di milioni di euro di denaro pubblico senza aver concluso nulla. La prossima legislatura potrà e dovrà essere, dopo quarant’anni di parole, quella che passerà finalmente ai fatti, unendo Sicilia e Calabria, creando lavoro vero e inquinando di meno. Questo uno degli impegni del mio Ministero” ha aggiunto Salvini.

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