La polizia ha arrestato un messinese di 33 anni per aver consumato una rapina, armato di coltello, presso una farmacia in zona San Giovannello. A dare l’allarme è stato il titolare, il quale, immediatamente dopo la rapina ha contattato le forze dell’ordine fornendo le descrizioni del giovane, lo scooter utilizzato e la via di fuga.

Gli operatori della squadra mobile e delle Volanti hanno iniziato a pattugliare la zona raggiungendo le immediate ipotetiche vie di fuga, tra cui in particolare il vicino plesso di edilizia popolare denominato piano Stella.

Una scelta premiata in quanto ha consentito di rinvenire, “ancora caldo” al tatto, lo scooter utilizzato per la rapina, oltre che l’abbigliamento indossato e gli effetti personali dei quali l’uomo aveva tentato di disfarsi.

In particolare, nelle immediate adiacenze della sua abitazione, tra i rovi appena oltre una rete di recinzione, gli agenti hanno rinvenuto le scarpe, i pantaloni, il giubbino e il casco indossati, ma soprattutto uno scontrino inerente un recente acquisto presso un esercizio commerciale della zona utilizzando una prepagata riconducibile allo stesso soggetto; inoltre, l’attenta visione dei filmati delle telecamere della farmacia ha immortalato quest’ultimo brandire un coltello con manico rosso all’indirizzo della vittima, indossando al polso sinistro due braccialetti dei quali tuttavia l’uomo non si è disfatto e che indossava nel momento in cui è stato rintracciato dagli agenti.

Trovati 500 euro e l’arma usata per la rapina

All’esito della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati i soldi prelevati dalla cassa della farmacia, circa 500 euro debitamente occultati in una vetrina dell’appartamento, tra i libri di una enciclopedia, e l’arma con cui è stato minacciato il titolare, un coltello dalla lunghezza complessiva di circa 30 cm, con manico rosso.

Notte da incubo con rapina, irrompono in casa e picchiano donna

Rapina violenta con irruzione in una abitazione di Palermo seguita da pestaggio nei confronti della padrona di casa.  Sono entrati in casa di un’anziana a Palermo a due passi dall’ospedale Di Cristina più noto come l’ospedale dei Bambini. Erano in quattro e l’hanno picchiata perché volevano indicati tutti i beni presenti in casa, volevano tutto: i soldi, gli orologi e i gioielli.

Una notte da incubo per una donna di 79 anni. Gli agenti di polizia sono, adesso, riusciti a risalire a coloro i quali vengono ritenuti i responsabili e ad arrestarli.

Sono i palermitani Salvatore Di Stefano, di 19 anni, Emanuel Barone, di 22 anni, Roberto Ventimiglia, 42 anni e Domenico Rao di 20 anni. La donna attorno alle quattro di notte ha sentito che qualcuno stava cercando di buttare giù la porta. Ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto.

I quattro sono entrati in casa, hanno strappato il telefono dalle mani della donna per accertarsi che non potesse chiamare aiuto, poi l’hanno picchiata e le hanno strappato anche i gioielli che portava indosso.

Mentre ancora la donna tremava di paura e per le percosse, hanno messo la casa a soqquadro e immediatamente cercato nell’abitazione ogni possibile oggetto di valore. Hanno preso soldi, orologi pregiati e gioielli.

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