Nei giorni scorsi, a Stromboli e Vulcano, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, i Carabinieri delle locali Stazioni, in due distinte operazioni, hanno denunciato, in stato di libertà, quattro persone ritenute presunte responsabili dei reati di abbandono e gestione dei rifiuti non autorizzata.

L’operazione dei carabinieri

Secondo quanto ricostruito, a seguito di specifici controlli svolti a Stromboli, i militari dell’Arma hanno scoperto una discarica abusiva, realizzata su un’area demaniale dell’Isola, laddove erano stati accatastati rifiuti di vario genere, tra cui materiali di risulta edilizia, quali calcinacci e cementizi, materie plastiche ed altro ancora. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di risalire ai tre indagati, quali presunti responsabili. In particolare è stato accertato che i tre individui, utilizzando una pala meccanica, avevano scavato una fossa di oltre due metri e mezzo di profondità, larga circa trenta metri quadrati, laddove avevano interrato i rifiuti, motivo per il quale sono stati denunciati anche per danneggiamento. L’area interessata è stata sequestrata dai Carabinieri, unitamente all’escavatore e ad una motocarriola, verosimilmente utilizzata per il trasporto dei rifiuti.

Elettrodomestici in giro per Vulcano

A Vulcano, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo del luogo, ritenuto presunto responsabile di aver abbandonato, in località Vulcanello, quattro carcasse di autovetture, una di ciclomotore, vecchi elettrodomestici, pannelli in plexiglass e altro ancora. Anche in questa circostanza, l’area interessata, di oltre 100 mq, è stata delimitata e sequestrata dai Carabinieri.

Il controllo per la tutela dell’ambiente è una delle priorità delle attività preventive e di contrasto poste in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, tenuto conto delle gravi conseguenze che gli illeciti nel settore possono provocare al territorio. Un’operazione questa che dimostra come sia ancora indietro la cultura dell’ambiente, non solo alle Eolie ma purtroppo in tutta la Sicilia.