Tre scosse di terremoto, nell’arco di poco meno di due minuti, hanno generato grande preoccupazione tra gli abitanti delle isole eoliane di Filicudi ed Alicudi, molti dei quali si sono riversati in strada. La scossa più importante, di magnitudo 2.8, si è verificata alle 9:59:32, in prossimità della costa di Filicudi, ad una profondità di 6 chilometri.

E’ stata preceduta da due eventi sismici, sempre nella stessa zona, di magnitudo 1.8 e 2.1 con ipocentro, rispettivamente, a 2
e 8 chilometri di profondità. Il 10 marzo si erano verificate due scosse di magnitudo 2.3 e 2.4.

Il vento e i collegamenti difficili

Intanto nell’arcipelago eoliano sale a 72 ore l’isolamento delle isole di Alicudi, Filiicudi, Panarea, Stromboli e della frazione di Ginostra. Anche oggi, nonostante un lieve miglioramento delle condizioni meteo, restano, infatti, sospesi i collegamenti.

Rotto, invece, l’isolamento delle isole di Lipari, Vulcano e Salina, seppure, al momento, solo con qualche collegamento. Il
primo mezzo a collegare Milazzo con l’arcipelago è stata la nave Laurana che, tra l’altro, ha riportato a casa gli eoliani
che erano rimasti bloccati a Milazzo da venerdì pomeriggio Nel corso della giornata è previsto un ulteriore miglioramento
delle condizioni meteo e questo dovrebbe consentite un quasi ritorno alla normalità delle corse verso le isole maggiori.

Ieri la scossa in Calabria

Tanti i post pubblicati sui social dopo la scossa di terremoto che, nella tarda mattina, ha agitato i cosentini. Una scossa di magnitudo 3.8 è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a una profondità di 83 chilometri e con epicentro localizzato a San Donato di Ninea, in provincia di Cosenza. Per fortuna, non si sono registrati danni a persone o cose nella zona dell’epicentro. Il terremoto è stato avvertito anche a Cosenza, Rende e nelle altre zone dell’area urbana. Dopo la forte scossa avvertita giorni fa a Perugia, I cosentini stamattina hanno tremato dalla paura.

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