La carriera da carabinieri del fratello doveva iniziare con una truffa. La sorella già avvocato, dai capelli lunghi e fluenti, si è travestita da uomo per aiutare il fratello a superare l’esame scritta al concorso di allievo carabinieri.

E si è presentata alla caserma Salvo D’Acquisto a Roma, abilmente camuffata prendendo posto fra i banchi. Con lei a sostenere la prova altri mille aspiranti.

Pensava di passare inosservata ma non è stato così e adesso la giovane professionista di Sant’Agata di Militello rischia seriamente di passare qualche guaio perché sulla vicenda i carabinieri della stazione «Ponte Milvio» hanno aperto una indagine partendo, come da prassi, dal sequestro della documentazione concorsuale.

A Roma, al viale Tor di Quinto, a sostenere il concorso giovedì scorso doveva andare il fratello minore, un diciannovenne, ma lei si è offerta di aiutarlo nella maniera più incredibile: presentandosi, ben camuffata, ai cancelli della caserma romana dove ha superato agevolmente l’identificazione e prendendo posto fra i banchi.

L’inghippo però si è scoperto poco dopo e a smascherare l’intrusa è stato il personale addetto al centro nazionale selezione e reclutamento. La ventiseienne messinese ha cercato con ogni mezzo di nascondere i capelli lunghi e fluenti sforzandosi anche di cambiare il delicato timbro di voce. Tentativi disperati ma inutili. L’aspetto fisico però non poteva essere a lungo tenuto nascosto e la conferma che fosse una donna è arrivata poco dopo la visita compiuta all’ufficio sanitario della stessa caserma.

A quel punto, ormai spalle al muro, ha confermato la messinscena sostenendo di aver fatto tutto questo pere aiutare il fratello più giovane di lei di sette anni convinta, al contempo, di poter passare inosservata fingendosi maschio fra la folla di candidati al concorso per l’accesso al corpo dei carabinieri.

Lei, laureata in giurisprudenza, recentemente si era iscritta all’ordine degli avvocati e alla professione forense ancora agli inizi affiancava la passione per la politica.

Aveva tentato la scalata a Palazzo di Città presentandosi a Sant’Agata di Militello nella lista a sostegno di Bruno Mancuso poi eletto sindaco. Non ha superato l’esame per diventare consigliere comunale ma in compenso, per dare una concreta mano d’aiuto al fratello minore, si è cimentata, travestita da maschio, in un’altra prova a Roma che in cuor suo pensava di superare con agilità compilando facilmente i quiz.

Al fratello, che era poi il vero aspirante a vestire la divisa della benemerita, sarebbe poi rimasto solo l’onere dell’orale.

L’escamotage però non ha funzionato. Il ragazzo forse dovrà accantonare il sogno di diventare carabiniere mentre lei, l’intraprendente avvocatessa, adesso si trova sotto indagine da parte degli uomini della stazione «Ponte Milvio».