I carabinieri della stazione di Messina Giostra hanno arrestato, in flagranza di reato, un 63enne di origine filippina per spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio stupefacenti, i militari hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, all’esito della quale sono stati trovati 30 grammi circa di una pericolosa droga di origine orientale, meglio nota come “shaboo”, la somma di 3000 euro ritenuta verosimile provento dell’attività delittuosa, nonché svariato materiale per il confezionamento.

La droga, il denaro e tutto il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati e l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Deteneva droga in casa pronta per essere spacciata, un arresto a Messina

Detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Con questa accusa, i carabinieri della compagnia di Messina Sud hanno arrestato qualche giorno fa, in flagranza di reato, un 27enne messinese, già noto alle forze dell’ordine.

Nel corso dei servizi di controllo del territorio finalizzati, nello specifico, al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Stazione di Tremestieri avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione del giovane e pertanto sono stati predisposti servizi di osservazione del luogo.

Rinvenuti circa 800 grammi di marijuana

I militari dell’Arma, ritenendo che all’interno dell’abitazione del giovane potesse essere detenuta della droga, hanno effettuato una perquisizione domiciliare all’esito della quale hanno rinvenuto circa 800 grammi di marijuana, pronta per esser ceduta, suddivisa in cinque confezioni sottovuoto, nonché un bilancino di precisione.

La droga, inviata al reparto investigazioni scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio, è stata sequestrata unitamente al bilancino di precisione e il giovane arrestato, in flagranza di reato, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

All’esito dell’udienza di convalida, il giudice del tribunale di Messina ha convalidato l’arresto dei carabinieri, applicando a carico del giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il blitz e gli arresti, la droga in ambulanza dalla Calabria a Messina

Pochi giorni prima una importante operazione antidroga si è concretizzata tra la Calabria e Messina. Durante il Covid la droga arrivava nella città dello Stretto in ambulanza dalla Calabria, per superare controlli anche nello Stretto. È quanto ha scoperto la guardia di Finanza che stamattina ha arrestato 61 persone nell’ambito di una operazione antidroga che ha bloccato una vera e propria organizzazione criminale che operava tra la Sicilia e la Calabria. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Messina, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.

Cocaina, marijuana, hashish. Erano le droghe che il gruppo di Giostra sgominato dalla Guardia di finanza di Messina faceva arrivare dalla Calabria, tramite collegamenti con base operativa a Reggio Calabria e nelle roccaforti ‘ndranghetiste di San Luca e Melito Porto Salvo. Fornitori che non si fermavano neppure durante il Covid: durante la pandemia, per eludere i controlli delle Forze di Polizia e poter beneficiare, nel contempo, di un canale di passaggio prioritario sullo Stretto, provvedevano alla consegna dello stupefacente a Messina utilizzando autoambulanze. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda della Città dello Stretto.

Le indagini della Guardia di finanza di Messina hanno permesso anche d’individuare a Catania un secondo canale di approvvigionamento, parallelo al primo ‘calabrese’. Sarebbe quello con persone attive nel quartiere San Cristoforo del capoluogo etneo. Le Fiamme gialle avrebbero anche i individuato una capillare rete di pusher e intermediari, responsabili della gestione operativa del narcotraffico: dalla consegna al dettaglio ai singoli clienti, sino alle forniture più significative Disposto ed eseguito anche un sequestro di unità immobiliari, autoveicoli e motoveicoli, per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro.