- Firmato dal Ministero della Transizione Ecologica il decreto autorizzativo per l’ammodernamento dell’attuale elettrodotto a 380 kV “Bolano-Paradiso”
- Previsto un investimento di circa 38 milioni di euro: dismessi 2,7 km di linea aerea e la stazione elettrica “Paradiso”
- L’opera rientra nel piano d’interventi connessi al potenziamento dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”
È stato firmato dal Ministero della Transizione Ecologica il decreto autorizzativo per l’ammodernamento dell’attuale elettrodotto a 380 kV “Bolano-Paradiso”, risalente agli anni ’80 e situato nelle province di Messina e Reggio Calabria, e per la realizzazione della nuova stazione elettrica in Contrada Annunziata, sempre in provincia di Messina.
Un investimento di 38 milioni di euro
L’intervento, per il quale Terna investirà circa 38 milioni di euro, riguarda il tratto siciliano dell’elettrodotto e prevede la dismissione di circa 2,7 km di linea aerea attualmente situata in stretta prossimità di edifici abitati – con la conseguente demolizione di quattro sostegni – a fronte della realizzazione di un nuovo cavo interrato di 3,4 km, che correrà lungo la viabilità esistente, tra l’approdo sottomarino lato Sicilia e la stazione elettrica di transizione.
Un cavo più avanzato
L’elettrodotto esistente è composto da un cavidotto con isolamento in olio fluido che verrà sostituito con un nuovo cavo tecnologicamente più avanzato. Contestualmente, Terna provvederà alla dismissione della stazione elettrica di transizione aereo/cavo “Paradiso” a favore di una nuova stazione elettrica denominata “Annunziata”, dal nome della località in cui sarà situata. A questo primo intervento seguirà il nuovo elettrodotto “Bolano-Paradiso 2”, opera inserita nel Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica nazionale dall’investimento complessivo di 100 milioni di euro, che permetterà di aumentare fino a 2000 MW complessivi lo scambio di energia elettrica tra l’isola e il continente, a beneficio dello sviluppo delle fonti rinnovabili previsto nel Sud Italia.
Il piano degli interventi
Gli interventi rientrano nel più ampio progetto “Sorgente-Rizziconi”, di cui fa parte anche il cavo sottomarino tra Sicilia e Calabria, entrato in esercizio nel 2016 con l’obiettivo d’incrementare la sicurezza della rete elettrica siciliana, rafforzandone le sue interconnessioni e di ottenere una maggiore integrazione d’impianti rinnovabili.
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