E’ tragedia cassa integrazione in Sicilia. Le pratiche trasmesse all’Inps per l’erogazione del beneficio economico sono poco più di 4mila a fronte di 150mila lavoratori che hanno fatto richiesta.

La notizia del bonus di 10 euro per ogni pratica lavorata ha suscitato un fiume di polemiche con accuse incrociate. Tanto che i regionali oggi si difendono dichiarando che è stato buttato “fango”su di loro ed i sindacati.

Sulla questione interviene con un videomessaggio Gaetano Sciacca, dirigente del Centro per l’Impiego di Messina.

“Sono state dette inesattezze e baggianate – dice – da parte non tanto dei cittadini, che considerato lo stato di bisogno sono gli unici legittimati a poter dire quello che vogliono ma da parte di rappresentanti istituzionali che non conoscendo nemmeno le procedure si permettono di dire bugie e anche cattiverie.
Poi diventa odio sociale. E si innescano meccanismi a catena, la gente perde ancora di più la fiducia nelle istituzioni. Io ho sentito delle cose che dispiacciono perché vengono dette con livore, senza la possibilità di avere un contraddittorio e rappresentare veramente come sono andati i fatti”.

Sciacca fornisce i numeri relativi al Centro per l’Impiego che dirige.
E racconta che il Centro per l’Impiego di Messina ha avuto la prima assegnazione di 243 pratiche il 20 aprile, tutte espletate dopo qualche giorno. La seconda assegnazione è avvenuta il 24 aprile con 487 pratiche, “anche queste tutte espletate” puntualizza. La terza assegnazione è relativa al 27 aprile, con 937 pratiche, la quarta il primo maggio con altre 928 pratiche. L’ufficio ha avuto assegnate complessivamente 2595 pratiche.

“Per ogni pratica dobbiamo fare una istruttoria – dice Sciacca – e l’iter è abbastanza complesso. Bisogna fare in modo che le informazioni che noi controlliamo e forniamo all’Inps siano esatte e verificate. Sono due ingranaggi che devono combaciare perfettamente”.

Le difficoltà registrate, spiega ancora Sciacca, “dipendono dal fatto che alcune pratiche sono tornate indietro perché c’erano alcuni difetti nelle domande, spesso banalità, come il codice di avviamento postale non esatto. Il rallentamento è dovuto al fatto che all’inizio la nostra piattaforma regionale non combaciava perfettamente con quella dell’Inps, i procedimenti sono stati migliorati e perfezionati nel corso dei giorni”.

L’intervento di Sciacca ha però un obiettivo preciso, che presto esplicita: “Non si dica che i lavoratori, che hanno prestato la propria opera continuamente, in smart working, anche il 25 aprile e l’1 maggio, abbiano bloccato volutamente le pratiche perché volevano il bonus. Tra l’altro, si tratta di somme già previste e non aggiuntive, non verrebbero tolte a nessuno”.

“E’ grave – conclude Sciacca – che si sparga questo veleno nei confronti di lavoratori che stanno dando l’anima per velocizzare l’iter delle pratiche secondo procedure che sono anche farraginose. E’ un procedimento complesso, ma assicuro che chi sta lavorando le pratiche sta dimostrando grande senso di attaccamento al lavoro e di appartenenza al compito che è chiamato a svolgere”.

Intanto oggi, un avvocato palermitano ha lanciato al governo regionale una proposta concreta: istituire un gruppo di professionisti volontari disposti a lavorare le pratiche relative alla cassa integrazione gratuitamente.

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