• Il forte odore percepito dagli agenti delle volanti
  • Scovati quasi cinque chilogrammi di marijuana ed un’arma clandestina
  • Un 54enne è stato arrestato ed incarcerato

A tradirlo il forte ed inequivocabile odore di marijuana che i poliziotti delle volanti di Messina hanno percepito nello stabile presso il quale si erano recati, nella tarda serata di ieri, a seguito di segnalazione della sala operativa di natura differente e del tutto estranea al successivo arresto.

I successivi accertamenti e la consequenziale perquisizione domiciliare nell’appartamento da cui proveniva l’odore acre hanno confermato i sospetti iniziali e portato al rinvenimento di quasi 5 chilogrammi di marijuana allo stato erbaceo.

Manette per un 54enne

E così, un pusher di 54 anni è stato arrestato alle 3 di questa notte per reati e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma clandestina con le relative munizioni.

 

La sostanza stupefacente era, in larga parte, in bella mostra sul tavolo del salone, già confezionata in singole dosi pronte ad essere smerciate. Altra droga dello stesso tipo era distribuita in contenitori di vetro; un ulteriore quantitativo era conservato dentro un sacco di plastica. Anche nel ripostiglio e nella camera da letto vi erano evidenti tracce di cannabis. Infine, non mancava l’attrezzatura per il confezionamento delle singole dosi: una bilancia di precisione, un paio di forbici, carta stagnola.

Ritrovata anche una pistola semiautomatica

Il minuzioso sopralluogo di squadra mobile e volanti ha permesso, successivamente, di rinvenire un involucro di plastica occultato sotto un mobile del salone. Dentro, protetta da teli di stoffa, una pistola semiautomatica con matricola abrasa.

L’analisi dell’arma ne ha confermato l’ottimo stato e la recente manutenzione. La pistola, da poco oleata, era riposta con il relativo munizionamento, 25 cartucce calibro 7,65 e 17 calibro 32, insieme ad uno scovolino per la pulizia.

Uomo in carcere

Su disposizione dell’autorità giudiziaria il 54enne è stato, pertanto, tradotto presso la locale casa circondariale.

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