Una frana e due strade a rischio. A San Salvatore di Fitalia, nel Messinese, l’instabilità del terreno minaccia di avere devastanti ripercussioni sulla Sp 155 ter che conduce a Tortorici, ma anche sulla comunale che porta in contrada Bufana Alta, una zona in cui ricadono tre strutture turistiche e alcune abitazioni.
Quest’ultima arteria, tra l’altro, si percorre in entrata e in uscita e rappresenta, dunque, l’unica via di fuga in caso di necessità. Nel 2005 furono realizzati alcuni lavori per contrastare lo scivolamento a valle del versante ma soltanto adesso, grazie all’intervento dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal governatore siciliano Nello Musumeci, potrà essere portata a compimento l’operazione di messa in sicurezza.
La Struttura commissariale, dopo avere stanziato un milione e 383 mila euro, ha già provveduto a pubblicare la gara per affidare le indagini e la progettazione delle opere di consolidamento, di drenaggio e di regimentazione delle acque oltre che di ripristino delle strade e dei sottoservizi pubblici. Dall’area interessata dal movimento franoso passa, tra l’altro, la condotta principale del serbatoio comunale dell’acqua che serve ad approvvigionare l’intero paese. I giustificati motivi di apprensione sono, dunque, molteplici e gli uffici di Piazza Ignazio Florio contano di chiudere al più presto anche quest’altra delicata pratica. Le offerte da parte dei professionisti interessati ad acquisire l’incarico dovranno essere presentate entro il prossimo 25 gennaio.
Sempre in tema di dissesto idrogeologico, visita a sorpresa del presidente della Regione Nello Musumeci a Messina, nel cantiere aperto sul torrente Cataratti-Bisconte. Il governatore siciliano si è voluto rendere conto di persona dello stato di avanzamento dei lavori finanziati dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico – da lui stesso guidata – per mettere in sicurezza il corso d’acqua, dopo trent’anni di attesa.
“Stiamo impiegando – ha detto Musumeci – oltre 22 milioni di euro su un progetto realizzato a suo tempo dall’amministrazione comunale messinese per chiudere definitivamente una pagina di lunghi e gravi disagi per questa parte del centro abitato della Città dello Stretto. Un popoloso quartiere che spesso ha dovuto subìre impotente le violente esondazioni del torrente”.
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