• Dichiarata la morte dell’avvocato di 45 anni ricoverato a Messina
  • Il legale di Tusa  aveva fatto il vaccino 
  • La somministrazione di AstraZeneca tre settimane prima
  • La procura di Patti apre una inchiesta
  • Tre precedenti, due mortali

Si sono concluse la scorsa notte le operazioni per l’accertamento di morte cerebrale di Mario Turrisi, l’avvocato di 45 anni colpito da una trombosi, come raccontato da BlogSicilia lo scorso 5 aprile. Il 12 marzo era stato vaccinato con AstraZeneca. A distanza di quasi tre settimane ha cominciato ad accusare i primi malori. La situazione è poi
peggiorata a Pasqua, quando è sopraggiunta un’emorragia cerebrale e quindi il ricovero al Policlinico di Messina. Le sue condizioni di salute si sono aggravate ulteriormente ed è rimasto intubato due giorni nel reparto terapia intensiva. I familiari hanno dato l’assenso per l’espianto degli organi.

Dato erroneamente per morto subito

Turrisi fu dato per morto poche ore dopo il ricovero ma in realtà le sue condizioni erano molto gravi ma non era ancora deceduto. Il Policlinico di Messina diramò un bollettino per rettificare smentendo la morte anche se le condizioni erano disperate

Tre settimane fa il vaccino fra gli ultimi somministrati ai legali

Turrisi era stato vaccinato tre settimane prima del ricovero. Il suo malore non è arrivato subito come accaduto in altri casi, cosa questa che pone ulteriori interrogativi sulla correlazione con il vaccino, cosa che dovrà comunque essere accertata. Si è sentito male dopo giorni, ha accusato cefalea e poi, dolori addominali e la sua condizione di è aggravata ieri sera.

Quando le sue condizioni sono peggiorate ed ha cominciato a vomitare l’avvocato è stato portato da Tusa all’ospedale territorialmente più vicino e da li, dopo le prima analisi, trasferito al Policlinco di Messina.

La diagnosi dopo tac e risonanza

Sottoposto ad una risonanza magnetica gli è stata diagnosticata una trombosi dei seni venosi dopo che già la prima tac aveva mostrato una sospetta emorragia cerebrale.

Aperta una inchiesta, inviata segnalazione all’Aifa

E’ dunque partita la segnalazione all’Aifa anche se naturalmente la correlazione è da verificare anche per effetto del tempo trascorso. I sanitari del Policlinico hanno comunque giù inviato tuttala documentazione. Anche la Procura di Patti ha aperto una inchiesta conoscitiva e acquisirà gli ati.

Tre precedenti in Sicilia, due mortali

Nell’ultima settimana sono stati tre i casi in Sicilia di sospette reazioni avverse al vaccino e due di queste mortali. A Messina è toccato ad una insegnante Augusta Turiaco, 54 anni, da giorni in coma al reparto di Rianimazione Policlinico di Messina morta lo scorso 31 marzo. L’11 marzo le era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, ma subito erano cominciati i forti mal di testa, si era sottoposta ad analisi che avevano evidenziato la presenza di trombosi e una grave trombocitopenia. Ricoverata al Policlinico nel frattempo era sopraggiunta una emorragia celebrale ed aveva subito un intervento chirurgico.

A Palermo un’altra insegnante Cinzia Pennino di 46 anni è morta al Policlinico qualche giorno prima. Anche lei alcuni giorni prima aveva fatto il vaccino. Poi aveva iniziato a sentirsi male fino al ricovero al Buccheri La Ferla e il trasferimento, il 24 marzo, all’ospedale Policlinico in rianimazione. La situazione poco dopo è precipitata e la donna è morta.