La poltrona del sindaco di Messina Renato Accorinti traballa, è approdata in consiglio comunale una mozione di sfiducia nei suoi confronti che ha visto la convergenza di tutti i partiti: firme a favore da parte del centrodestra, centristi e in ultimo è arrivata anche quella del capogruppo del Pd con l’avvallo del Commissario del Pd Ernesto Carbone.

“Il documento per la sfiducia fotografa una situazione di bilancio non piu’ esistente perche’ l’amministrazione ha lavorato per risanare una situazione finanziaria disastrosa e adesso la nostra citta’ e’ tra le prime in Italia ad avere adottato il bilancio 2017″è la controreplica al documento del primo cittadino che rivendica il percorso fatto finora anch e sopratutto di fondi e risorse intercettate per lo sviluppo della città “il bottino dei finanziamenti ottenuti e’ ben superiore a 300 milioni di euro, una cifra mai vista qui”.

Per Accorinti e’ il tempo “di continuare a lavorare sereni per la nostra citta’ dopo le macerie e le clientele del passato. Invece c’e’ chi pensa che il tempo che resta vada bruciato e seguendo indicazioni di burattinai distratti da giudici e avvocati, vogliono che la citta’ resti senza guida, senza che si possa vigilare sull’arrivo degli investimenti, senza inaugurare il cantiere del nuovo porto, firmare il protocollo per il secondo Palazzo di giustizia, salire sul centesimo autobus nuovo appena comprato o stringere la mano all’ultimo dei precari che viene stabilizzato”

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