Una proposta di legge che preveda l’ obbligo di avviso ai Tribunali per i minori in caso di arresto, fermo, custodia cautelare o esecuzione di pena per condanna definitiva disposti nei confronti di persone che abbiano figli di età inferiore ai diciotto anni esiste, è stata presentata in Parlamento già nel gennaio 2016 e segue le linee di quanto sta attuando il presidente del Tribunale per i Minori di Reggio Calabria, Roberto Di Bella, che ha messo in atto alcuni provvedimenti per allontanare dalle famiglie i figli dei boss prevedendo la decadenza o la limitazione della potestà genitoriale.
“Questa proposta di legge – spiega la deputata del Pd Enza Bruno Bossio che l’ha presentata – è il frutto delle audizioni svoltesi durante una visita della Commissione antimafia in Calabria avvenuta tempo fa. In quella occasione, riflettendo sulla tragedia del piccolo Coco’, il bimbo di 3 anni assassinato a Cassano Ionio insieme al nonno in un agguato di mafia, è stato denunciato un grave vuoto normativo”.
Allo stato attuale, infatti, qualora uno dei due genitori di figli minori d’età sia detenuto, nessun obbligo di informazione è previsto all’autorità giudiziaria minorile e ciò impedisce alla stessa di poter intervenire tempestivamente a tutela di minori i quali si trovano a correre un duplice rischio: o essere allontanati dal contesto familiare in via d’urgenza dagli operatori dei servizi senza il vaglio della magistratura, oppure essere lasciati senza alcun intervento. In Calabria per ovviare a questo vuoto
normativo, gli uffici giudiziari del distretto di Reggio Calabria hanno assunto l’autonoma iniziativa di sottoscrivere un
apposito protocollo d’intesa sulla base del quale si sono impegnati ad offrire reciproche informazioni nell’interesse della tutela del minore.  “La cosa assurda è che nel frattempo la Camera, non con il mio voto, ha approvato una riforma della giustizia civile che, se verrà confermata dal Senato, smantella i tribunali per i minori”, aggiunge Bruno Bossio.   Un altro provvedimento che riguarda la sospensione o la decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale nei riguardi di soggetti appartenenti ad associazioni per delinquere è stata presentata dalla deputata Rosanna Scopelliti (Ncd) ed è stata assegnata alla Commissione Giustizia.