Matteo Bassetti, infettivologo, volto ormai noto, intervenuto durante la rassegna Ponza D’Autore, ha affermato: «Se la gente non si vuole vaccinare è libera di non farlo. Personalmente, mi fanno quasi un piacere». Il motivo? «Ho un reparto con 100 posti letto, vuol dire che li riempio».

Risposta provocatoria con l’obiettivo di indurre più persone possibile a vaccinarsi contro il Covid-19: «Avete capito il paradosso qual è? – ha continuato – Io sono qua per dire che bisogna vaccinarsi per avere sempre meno persone che vanno in ospedale o persone che muoiono».

L’esperto ha poi parlato dell’efficacia dei vaccini e la non necessità di dover effettuare tamponi per gente che ne ha già completato il ciclo: «Fare un tampone al vaccinato con doppio vaccino è una cazzata. E chi lo ha fatto se n’è assunto la responsabilità».

«Diverso il discorso per i no-responder», cioè coloro che nonostante due dosi di vaccino non hanno gli anticorpi necessari a combattere il virus: «Su loro bisogna lavorare…», ha affermato l’infettivologo.

Secondo il suo parere, infatti, sarebbe necessario prevedere per questi pazienti un percorso specifico e una terza dose di vaccino, ma con la necessità di maggiori iniziative politiche in questo senso: «Se ho un no-responder – ha concluso – non gli posso fare la terza dose perché non è autorizzata».

E Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, presente anche lui all’appuntamento, ha fissato una data di scadenza: «I produttori di vaccini hanno già chiesto l’utilizzo della terza dose, ma non c’è l’ok. Secondo me arriverà in autunno».

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