I Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) adesso affermano che il coronavirus «non si diffonde facilmente» attraverso il contatto con le superfici o gli oggetti.
Eppure, all’inizio di marzo, l’agenzia federale della sanità aveva ritenuto «possibile» il contagio tramite il contatto con una superficie contaminata. Ora, però, non sarebbe più così. Sul sito della CDC si legge: «Potrebbe essere possibile che una persona si ammali di COVID-19 toccando una superficie o un oggetto su cui è presente il virus e poi la bocca, il naso o gli occhi». Questo, però, «non è il modo principale con il virus si diffonde ma stiamo ancora imparando di più».
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Inoltre, altri modi con cui il virus non si diffonde facilmente sono per mezzo degli animali (e viceversa). Non è chiaro, dice il New York Post, quando il CDC abbia aggiornato il proprio sito e, su questo, non è stata data alcuna risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del media statunitense. Per il CDC il virus si diffonde principalmente da persona a persona, anche dagli asintomatici. In particolare, il contagio avviene quando c’è uno stretto contatto tra due persone, ovvero entro 1,8 metri; quando un contagiato tossisce, starnutisce o parla, espellendo così delle goccioline (droplet) che arrivano a chi gli sta accanto.
La Food and Drug Administration (FDA) ha dichiarato, poi, che non ci sono prove che suggeriscano che il virus si possa diffondere attraverso il cibo o per mezzo di ciò che lo avvolge.
Marilyn Roberts, microbiologa e professoressa all’Università di Washington, al New York Post ha detto: «Il problema più grande è che le persone stanno prendendo il COVID-19 da altre persone, non dalle superfici».
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