Non ci sono prove che il nuovo coronavirus possa essere trasmesso dal cibo. Lo ha confermato l’Autorità Europea per la sicurezza Alimentare (Efsa). Anche la Commissione Europea ha riferito che non sono stati segnalati casi di trasmissione di Covid-19 tramite alimenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nello specificare che i coronavirus sono sensibili alla cottura e vengono inattivati a 70°C, ha comunque prodotto, in via precauzionale, una serie di raccomandazioni pratiche, di seguito riportate.

L’organizzazione raccomanda, in particolare, di evitare di mangiare alimenti crudi o poco cotti di origine animale e di tenere separati gli alimenti cotti e crudi durante la conservazione. I cibi devono essere manipolati con attenzione per evitare la contaminazione con i alimenti già cotti o da consumare crudi. Dopo la cottura di devono usare utensili diversi da quelli impiegati per gli alimenti crudi. 

Come comportarsi in quarantena in caso di convivenza con persone potenzialmente esposte al virus?

Anche qui rispondono gli enti mondiali preposti alla cura della salute che raccomandano la pulizia di tutte le superfici, soprattutto in cucina con disinfettanti efficaci. Per il coronavirus sono indicati quelli di uso comune, a base di alcool etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). La persona infetta deve usare un bagno dedicato o, ove non disponibile, sanificarlo con candeggina, dopo ogni utilizzo. Essenziale anche il ricambio dell’aria di tutti i locali nei quali si soggiorna.

E nei supermercati?

Per quanto riguarda le attività alimentari (quali supermercati, panifici…) la vigente normativa impone già l’obbligo agli Operatori del Settore alimentare (Osa) di rispettare tutte le norme relative alla sicurezza alimentare e all’autocontrollo degli alimenti, in ogni fase di lavorazione. Il decreto dell’11 marzo scorso prevede la possibilità di mantenere l’apertura delle attività di vendita di alimenti, solo a condizione che siano adottate le necessarie precauzioni per evitare contatti ravvicinati fra i clienti (garantendo fra i visitatori la distanza di almeno un metro) e che venga garantita una idonea areazione dei locali.

L’Oms, inoltre, ha specificato che il rischio di venire contagiati dal Covid-19 toccando monete, banconote, carte di credito e altri oggetti “è molto basso”. Il modo migliore di proteggersi è sempre lavarsi le mani più spesso possibile o usare prodotti a base di alcool.