Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive nell’Università di Milano e infettivologo dell’Ospedale Sacco, intervenuto ad Agorà, su Raitre, ha affermato: «Non ho mai avuto dubbi sull’obbligo vaccinale ma per applicare l’obbligo occorre tempo e, nel frattempo, serve fare tutto quel che si può per ottenere la copertura vaccinale più vasta possibile in tempi ridotti. Perché quelle che saranno critiche saranno le prossime settimane e il prossimo mese: è lì che si gioca gran parte della battaglia d’autunno».

«Il tempo è scaduto dal punto di vista della gestione della campagna vaccinale – ha aggiunto – bisogna darsi molto da fare subito, per convincere il massimo di persone possibile per limitare una circolazione del virus che altrimenti ci potrebbe mettere in qualche guaio».

«Sulla terza dose abbiamo dati piuttosto limitati – ha spiegato Galli – La necessità generalizzata è francamente discutibile, con questi vaccini. Io sono un funzionario dello Stato, quindi, se mi venisse data disposizione di farla, ovviamente la applicherei. Ma, se devo dire la mia, è una disposizione che meriterebbe un’articolazione di discorso fatta meglio».

Galli, infine, ha ricordato che «nella fascia d’età degli studenti c’è il grosso dei non vaccinati e bisogna anche considerare che la variante Delta ha un 50% in più capacità di diffusione rispetto alla variante inglese». Tuttavia, sulla riapertura delle scuole «sono allarmato ma non allarmista».

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