Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, su Facebook ha fatto il punto della situazione dell’epidemia di coronavirus in Italia.

«Credo che non ci sarà una seconda ondata simile a quella di marzo – ha detto l’esperto – ma dovremo imparare a convivere con il Covid ed essere pronti ad affrontare nuovi casi nel prossimo autunno. Sapere di avere farmaci e presidi che funzionano, ci fa essere ancora più ottimisti».

Bassetti ha aggiunto: «Sta continuando la rapida discesa dei casi ospedalizzati di covid-19 sia in rianimazione che negli altri reparti, con numeri così bassi che non si vedevano dai primi di marzo, i nuovi contagi degli ultimi giorni, fatti per lo più da asintomatici, preoccupano molto meno, anche se devono avere una giusta attenzione da parte del sistema di prevenzione. I catastrofisti e i pessimisti, di cui l’Italia è stata ed è ancora piena, non saranno contenti di questi numeri. Io e molti miei colleghi, invece sì».

Il presidente della Società italiana di terapia antinfettiva ha ricordato che «questi numeri così incoraggianti sono quelli post riaperture (4 maggio-18 maggio-3 giugno). Il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c’è stato. Anche di questo ci rallegriamo. Per il futuro, occorrerà valutare più attentamente e più criticamente la capacità di previsione dei vari modelli matematici e, forse, ascoltare di più i medici sul campo».

Infine, per quanto concerne le cure, Bassetti ha detto: «Il cortisone ha dimostrato di ridurre la mortalitù del 30% nei pazienti ospedalizzati, lo dimostrano i risultati dello studio inglese ‘Recovery’, lo stesso che ha bocciato la clorochina, ritirata dal commercio anche da parte della Fda. Buone notizie ulteriori sul remdesivir: un articolo pubblicato su ‘Nature’ conferma che la sua somministrazione precoce può ridurre il rischio di sviluppare una grave polmonite».

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