Il papa emerito Benedetto XVI riceverà il vaccino contro il coronavirus non appena sarà disponibile.

Infatti, l’arcivescovo Georg Gänswein ha dichiarato il 12 gennaio scorso a CNA Deutsch che l’ex papa di 93 anni si vaccinerà non appena il farmaco sarà disponibile «insieme a tutta la famiglia del monastero Mater Ecclesiae», dove vive Ratzinger dal 2013, anno delle dimissioni.

Citta del Vaticano avvierà la campagna di vaccinazione per residenti e dipendenti nella seconda metà del mese di gennaio. Il 2 gennaio scorso il dottor Andrea Arcangeli, capo del servizio sanitario vaticano, ha annunciato l’acquisto di un frigorifero a bassa temperatura per conservare il vaccino e ha già pianificato le somministrazioni che si effettueranno nell’atrio dell’Aula Paolo VI.

«Sarà data priorità al personale sanitario e di pubblica sicurezza, agli anziani e al personale più frequentemente a contatto con il pubblico», ha detto il medico.

Di recente, nell’intervista rilasciata al TG5, a proposito di vaccino, Papa Francesco ha preannunciato di avere prenotato un appuntamento per il vaccino: «Credo che, eticamente, tutti debbano fare il vaccino. È un’opzione etica perché riguarda la tua vita ma anche quella degli altri», ha detto.

E ancora: «Non capisco perché alcuni dicono che questo potrebbe essere un vaccino pericoloso. Se i medici te lo presentano come qualcosa che può andare bene e non presenta particolari pericoli, perché non prenderlo?».

Tornando a Benedetto XVI, la scorsa estate ha sofferto di herpes zoster facciale, un’infezione batterica della pelle che provoca una dolorosa eruzione cutanea ma, a quanto pare, le sue condizioni sono migliorate nel corso dei mesi.