Boom di contagi da Covid-19 nel Regno Unito: sono stati registrati 78.610 casi, un record assoluto giornaliero dall’inizio pandemia.
Le infezioni da variante Omicron del coronavirus sono quasi raddoppiate, salendo da 4.671 a 10.017. Risale allo scorso 8 gennaio il precedente ‘giorno nero’, con 68.053 casi ed è ora attesa per una conferenza stampa del premier Boris Johnson.
Il numero di morti registrato oggi, in totale 165, è in aumento rispetto ai 150 di ieri, in diminuzione, però, rispetto a mercoledì ma salgono i ricoveri in ospedale. I dati devono essere considerati su un numero di tamponi superiore a 1,3 milioni.
Oggi è stato raggiunto anche il record delle terze dosi somministrate, ben 656.711, in quella che il governo britannico he definito la “corsa fra i vaccini e il virus”.
“Omicron la minaccia più significativa dall’inizio della pandemia”
Per Jenny Harried, capo dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa), la variante Omicron del coronavirus “è probabilmente la minaccia più significativa per la salute pubblica dall’inizio della pandemia”.
Harries ha aggiunto che i dati in arrivo nei prossimi giorni saranno “sconcertanti” rispetto a quelli delle altre varianti. Secondo l’esperta, potrebbe crearsi una situazione “molto preoccupante” per la tenuta del servizio sanitario pubblico.
Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, su Twitter ha scritto: “Congratulazioni al governo del Regno Unito che dopo 2 anni di errori ha finalmente raggiunto il terribile record di quasi 80mila casi al giorno (e l’inverno non è ancora arrivato): tragedia per loro, ma problemi anche per l’Europa data l’incredibile mobilità dei cittadini”.
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