C’è una domanda che molti, andando al mare o in piscina, si sono fatti: c’è rischio di contagio da coronavirus in acqua?

PISCINA

Dal momento che l’acqua della piscina viene trattata con il cloro e altri disinfettanti (bromo, ozono…), è improbabile che il virus sopravviva a lungo. Il cloro uccide, infatti, la maggior parte dei microrganismi in meno di 30 minuti. Il 24 aprile scorso il Consiglio superiore della sanità pubblica francese (HCSP) ha specificato che «non sono attualmente disponibili studi sulla sopravvivenza del SARS-CoV-2 nell’acqua della piscina» ma ha anche precisato che «l’acqua della piscina non sembra essere un buon posto per la sopravvivenza e lo sviluppo del virus».

MARE

L’istituto di ricerca francese per lo sfruttamento del mare (IFREMER) ha effettuato le analisi su campioni di acqua di mare sulle tre facciate marittime della Francia continentale e non ha rilevato alcuna traccia del coronavirus. Dati considerati «rassicuranti» anche se il campionamento è limitato. Inoltre, il virus sembra essere molto sensibile alla luce. Secondo uno studio del governo degli Stati Uniti, «la luce solare ha un potente effetto nell’uccidere il virus, sia sulle superfici che nell’aria». L’emivita del virus – il tempo necessario per dimezzarne la pericolosità – è ridotta a due minuti in presenza di luce solare contro le 18 ore per una temperatura tra i 21 °C e i 28 °C e un livello di umidità del 20%.

Le possibilità che il virus sopravviva in piccoli bacini idrici naturali, come i laghi e gli stagni, sono comunque maggiori di quelle nell’acqua trattata o salata, ha avvertito il Consiglio superiore spagnolo di ricerca scientifica (CSIC).

IL VERO PERICOLO

In piscina o al mare non è l’acqua a rappresentare un rischio ma il sovraffollamento. Dal momento che non trascorriamo tutto il nostro tempo sott’acqua, possiamo infettarci tramite una persona malata che si trova nelle nostre vicinanze. Soprattutto, quando nuotiamo, tendiamo a espellere l’acqua attraverso la bocca e a respirare a fatica. Da qui l’importanza della raccomandazione di mantenere il distanziamento sociale.